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Jafar Panahi, chi è il regista dissidente perseguitato in Iran che ha vinto la Palma d’Oro a Cannes
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64 anni, autore di film premiate in tutto il mondo, ha passato numerosi anni in carcere
Source: Repubblica.it
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Palma d'oro a Panahi: "Per il mio Iran libero" | Tutti i premi
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"Ci saranno dei cambiamenti..". Venier svela il suo futuro a Domenica In
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Source: Il Giornale
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Cannes 2025, vince il regista iraniano dissidente Jafar Panahi: “Nessuno può dirci come vestirci”
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In una città che è stata per cinque ore paralizzata dal black out, sono stati consegnati i premi del festival.[…]
Source: Repubblica.it
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Festival di Cannes 2025, i vincitori: a Jafar Panahi la Palma d’oro per A simple accident
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Source: Il Fatto Quotidiano
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Source: Gazzetta.it
L. R. Vicenza: AUGURI E SI TORNI IN… (Pro)SESTO!
- Dettagli
- Published on Domenica, 24 Marzo 2024 17:21
- Scritto da Andrea Turetta
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Nove vittorie, cinque pareggi, una sconfitta. Questo è lo “score” del Lanerossi targato Stefano Vecchi; una serie indubbiamente positiva, accattivante, che se solo fosse stata bissata all’andata, ora farebbe intravvedere ben altro che non un semplice piazzamento playoff.
Attenzione, non stiamo dicendo che cogliere i… supplementari di torneo non sia obiettivo plausibile ma è chiaro che, un conto è lottare per la promozione diretta, un altro doversi “accontentare” della lotteria degli spareggi, dove non è assolutamente detto che “chi prima arriva, meglio alloggia”! Come ben si sa infatti, ci sono “i pro e contro” nel giungere tra i primi o tra gli ultimi del gruppo degli inseguitori del battistrada. Nel primo caso si dovrà attendere le sfide di fine maggio mentre nel secondo, proseguire il cammino a partire da poco dopo la fine della stagione regolare (inizio maggio), con tutti i nessi e connessi del caso (tabella di preparazione in primis).
Per cui l’unico percorso utile da perseguire non può che essere quello di cercare di migliorarsi in ogni partita fino alla fine della “regular season”, puntando a giungere, certo, possibilmente tra i primi, ben sapendo poi che si dovrà lavorare un mese sulla condizione generale (fisico-atletica ma, soprattutto, mentale) del gruppo, senza dover affrontare partite ufficiali. Gare ufficiali che, come detto, col corso-Vecchi, stanno dando ben altro spessore alla stagione biancorossa che, una volta scemata la via principale, deve optare per quella “secondaria”, ben calibrando le proprie possibilità e potenzialità.
Non possiamo a tal proposito negare che fino al cambio tecnico Diana-Vecchi, quasi tutti eravamo concordi nel prendere atto che la rosa non era stata ben assortita ma che mancava di coesione, di gioco, di leader, di personalità ecc… Una volta aggiustate le pedine con innesti (e partenze) di mercato, trovati i giovani più interessanti, collocando ognuno al proprio posto senza guardare troppo ai… numeri tattici, ecco che il complesso biancorosso ha trovato una sua struttura, un proprio gioco di squadra, dove i singoli non vanno più da soli ma servono alla causa, rendendo quel poco/tanto in più, fondamentale per l’insieme-squadra.
Purtroppo negli ultimi tempi, si sono registrati alcuni infortuni di troppo, soprattutto a metà campo (Rossi, Cavion, Proia, Tronchin) nonché il più grave che ha colpito Alex Rolfini (rottura crociato, ne avrà per almeno sette/otto mesi: Auguri!); nel contempo, ci sono state diverse squalifiche cui dover far fronte e ciò con ovvie ripercussioni per la squadra ed il suo gioco.
Per entrare nello specifico, spiace molto aver mancato il bersaglio grosso (tre punti) sia a Padova che in casa contro Fiorenzuola prima e Legnano poi, causa momenti di sfortuna (deviazione) e scelta tattica (eccessivo rinculo) non perfetta (in casa dei cugini) o deconcentrazione (nelle altre due occasioni) situazioni peraltro accadute sempre nel finale quando ormai s’assaporava l’idea di aver prevalso. Questo è un neo da togliere subito! O si riesce a mettere al sicuro il risultato con almeno un paio di reti di vantaggio oppure bisogna farsi più determinati, “cattivi”, smaliziati, al momento di difendersi, possibilmente “alti”, senza andare ad intasare l’area piccola, con tutti i rischi che ne conseguono… ma siamo certi che su questo poggerà l’attenzione il lavoro del tecnico e dei ragazzi, fin da subito!
A livello di classifica rincresce dover prendere atto che se si fossero vinte le tre sfide in oggetto, si sarebbe a pari punti del Padova (che evidentemente paga un calo di forma e la finale di Coppa Italia, per il cui successo è in piena corsa visto che al “Cibali” si giocherà a porte chiuse, partendo dal 2-1 dell’andata). Non che giungere secondi invece che terzi porti granché in più, ma darebbe ulteriore convinzione ed autostima alla squadra, quello magari sì.
Detto ciò, ci si tuffa nel gran finale di stagione regolare, con le ultime cinque sfide che a questo punto valgono come occasione di miglior piazzamento (attenzione alla Triestina che sta recuperando e deve giocare due gare di recupero) nonché come preparazione in vista delle sfide… supplementari. Ci sarà da lottare, soffrire certamente a volte, ma anche gioire. Se i ragazzi manterranno la buona condizione generale (infortuni permettendo), non si faranno prendere dal nervosismo (Ronaldo e Ferrari in primis, sono un “top”, ma attenzione all’eccessiva grinta-agonistico-nervosa! Nei playoff, con due ammonizioni sei fuori!) e sapranno alternarsi nei numeri e nel gioco, con dovizia, se ne potrebbe uscire davvero a testa alta…
Nel frattempo c’è la Pasqua da festeggiare, mantenendosi in… (Pro)Sesto!
Tanti Auguri ragazzi! Tantissimi ai loro impareggiabili quanto affezionati, tifosi! Buona Resurrezione Lanerossi Vicenza!
di Luca Turetta