L.R. Vicenza: E’ CRISI! E GIA’ QUESTIONE DI VITA O… DELLA MORTE

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Published on Venerdì, 03 Febbraio 2023 08:22

Scritto da Andrea Turetta

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Finisce il mercato di “riparazione” (come si diceva una volta) ossia quello della fase invernale e il Lane si ritrova al… freddo. E che freddo! Due sconfitte in successione, subìte in fotocopia (in entrambi i casi, biancorossi avanti con rete di Rolfini poi il patatrac e 1-2!) contro la Juventus N.G. prima, il Novara poi. Esame piemontese decisamente non superato. Brutti k.o. da digerire, per un Lane in cui si sono ripresentate le lacune e incertezze evidenziate già ad inizio stagione, con la guida tecnica di Baldini. In realtà i “sintomi” degli ultimi due ceffoni letali trovano origine già dal pareggio conseguito con il Padova (un 1-1 non graditissimo) e, assenze pesanti a parte (Ierardi, Ronaldo e Pasini contro il Novara) temiamo che questa squadra patisca dei limiti strutturali che nemmeno il mercato invernale, ha saputo cancellare.

Chiarito che non è mai facile operare nel marasma acquisti-vendite di gennaio, in quanto si tratta principalmente di andare alla ricerca di tasselli, prevalentemente in prestito, su cui non si può fare neppure affidamento nel medio-lungo termine, rimane il dubbio che la rosa biancorossa non sia stata rafforzata come ci si sarebbe aspettato. Un po’ tutti (addetti ai lavori e opinione pubblica compresa) infatti, pensavano dovesse essere rafforzato (in qualità ed esperienza) soprattutto il settore arretrato in luogo del reparto offensivo mentre, alla fine s’è andati a migliorare proprio la prima linea (che pareva già ben coperta), lasciando in molti, non poche perplessità (anche a Modesto?). Ecco quindi, dopo gli arrivi del portiere Iacobucci e del difensore Ndiaye (peraltro già infortunatosi dopo pochi giorni dal suo arrivo) giungere, quasi in extremis, la punta Matteo Della Morte (già conosciuto dal tecnico biancorosso per averlo allenato in passato e sicuramente elemento di valore). A livello di cessioni, dopo quelle dei due portieri, Grandi e Desplanches, di Padella e Proia, si sono lasciati andare (in prestito) a far esperienza (giuistamente), i giovani Alessio (Empoli) e Busatto (Fermana). In realtà, visto il difficile recupero del miglior Cappelletti, le non impeccabili prestazioni (per motivi diversi) di Pasini e Sandon, le lunghe assenze per infortunio di Cataldi e Scarsella, qualche ritocco in quei ruoli avrebbe potuto diventare assai più performante e produttivo…

Certo, se poi le scelte societarie porteranno a buoni risultati, tanto meglio, se però ci si ferma all’oggi, c’è ben poco da gioire… Ed è davvero un peccato mortale non saper approfittare di un torneo che sta vedendo un clamoroso livellamento verso il basso, con le prime in classifica che sembrano fare di tutto per non vincere, lasciando, malgrado tutto, aperti i giochi fino alla fine (andassero come il Catanzaro saremo già ai saluti!). Comunque sia, il Lane scivola al quinto posto con 41 punti, preceduto dal Pordenone con 45, Feralpisalò e Pro Sesto 43, Lecco 42.

Guardiamo oltre? Inevitabile! Tocca la trasferta allo “Speroni” di Busto Arsizio (si gioca domenica 5 febbraio alle ore 14.30) contro la Pro Patria di mister Vargas che segue i berici ad appena due lunghezze, per poi proseguire, sabato 11 al “Menti” (ore 17.30) nel delicato confronto contro il Renate di mister Dossena , ugualmente a due passi dal Lane e che già all’andata lasciò il segno... Due match che rischiano di già di diventare decisivi in ottica futura, una sorta di vita o… (della) morte anticipata. I bonus sono terminati, ora non c’è più spazio per lasciare punti per strada, è indispensabile riprendere il discorso con la vittoria (pardon, le vittorie!) e puntare a dare continuità di risultati, pena rischiare di finire nel calderone dei playoff, con tutti i rischi del caso. Ieri intanto il Cda biancorosso s’è riunito in via straordinaria per fare il punto della situazione (e non si escludono ulteriori colpi di scena…). Speriamo si giunga per davvero al… punto!

Nell’attesa, con la piazza in fermento, ma pur sempre attaccata ai colori biancorossi con assoluta fedeltà ed intatto calore (il sostegno non manca mai neppure nei momenti più bui!), spazio al calcio giocato, per ritrovare, giocando per davvero alla… morte (corsa, idee, grinta e “fame”), il vero Lanerossi, che non può essere quello indecente delle due ultime gare (soprattutto nelle indecorose riprese) ma neppure quello che crede di vincere il campionato da… seduto, in pieno surplace, col serio rischio di finire stecchito da chiunque gli si ponga al cospetto! Purtroppo (o per fortuna) gli esami non finiscono mai. Nel calcio come nella vita! Avanti col prossimo!

di Luca Turetta