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Mosca denuncia un attacco ucraino con droni al gasdotto Turkstream: “L’obiettivo di Kiev è bloccare le forniture di gas ai Paesi europei”
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Prima si ritira Fognini, poi pure Dimitrov: così Francesco Passaro da eliminato si ritrova al secondo turno degli Australian Open
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Val Kilmer: "Non ho il cancro Douglas malinformato"
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L. R. Vicenza: OK IL PRIMO… SET. MA IL MATCH-BALL E’ LONTANO!
- Dettagli
- Published on Domenica, 04 Settembre 2022 17:34
- Scritto da Andrea Turetta
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L’inizio è col botto: 6-1 alla Pro Sesto (a segno per i berici: Ferrari con doppitta, Scarsella, Dalmonte, Rolfini e Castillo), dopo essere andato sotto alla mezz’ora (un po’ come avvenuto, a ruoli invertiti, nell’amichevole col Milan, da 1-0 a 1-6, altra partita, altra storia!). Per carità, non c’è alcun motivo per lasciarsi prendere dall’eccessivo entusiasmo (ci mancherebbe!) ma partire col piede giusto è sempre un segnale importante, spesso indicativo…
Nell’esordio di fronte la proprio pubblico (con quasi 6.000 abbonati) i biancorossi hanno mostrato qualità indubbie ma anche qualche lacuna. Per quanto riguarda gli aspetti da migliorare, indubbiamente l’assetto difensivo, sia in fase di costruzione che contenimento; in tal senso meritano un minimo d’attenzione le tre ammonizioni subìte da tre difensori (Pasini, Padella e Ierardi) causate da una condizione non ancora ottimale anche a livello tattico oppure da un eccesso di nervosismo? Dalla metà campo in su, la manovra è stata senza dubbio ben congeniata (soprattutto sugli esterni Freddi e Dalmonte) ma fino al pareggio non tutto è filato liscio.
Relativamente invece al rovescio della medaglia (la parte migliore) si deve sottolineare la buona capacità realizzativa non solo delle due punte ma di tutto il reparto offensivo, centrocampisti compresi. Buono anche lo spirito reattivo della squadra dopo lo smacco dello 0-1 che poteva lasciare non pochi strascichi… Come detto, non ci si deve affatto cullare negli allori, sia perché s’è giocato contro un avversario indubbiamente di categoria ma non certo di quelli più quotati, sia per il fatto che il torneo di C non è affatto semplice, bensì lungo ed insidioso come pochi, per cui va tenuta assolutamente alta la guardia e migliorata la condizione (meccanismi tattici compresi), gara dopo gara.
In realtà, per avere un quadro un po’ più chiaro ed appropriato, riteniamo si debba attendere quantomeno tutto il mese di settembre, ossia dopo che si saranno susseguite le sfide contro il Padova (all’“Euganeo” sabato 10 alle ore 20.30), il Lecco (al “Menti” martedì 13 alle ore 21.00), l’Albinoleffe (allo “Gewiss Stadium” di Bergamo sabato 17 alle ore 17.30) e la Juventus Next Gen. (al “Menti” sabato 24 settembre ore 14.30). Solo allora si potrà capire l’effettiva potenzialità del Lanerossi (non solo sulla carta) al cospetto della categoria. Per adesso s’è visto che ci sono delle ottime basi su cui lavorare, tenuto conto che nell’esordio erano assenti Desplanches, Cavion, Zonta, Cappelletti (infortunati) e Ronaldo (squalificato). Il materiale umano-tecnico su cui puntare c’è indubbiamente, bisogna forgiarlo e poi saper fare le scelte più azzeccate, gara per gara (compito dello staff tecnico, mister Baldini in primis).
Alla seconda giornata è già tempo di derby, si va a Padova contro una squadra rinnovata (e ridimensionata…) dopo la seconda mancata promozione allo spareggio finale (prima prevalse l’Alessandria, l’annata scorsa, il Palermo) nonché arrabbiata per il k.o. subìto all’esordio a Vercelli (1-0). Sarà già una sfida indicativa (tornerà in panchina mister Baldini, probabilmente assieme a Cavion e Zonta) ma, ovviamente, non certo di già decisiva. Detto ciò, si guardi con fiducia al futuro, ancor più se accompagnati dal consueto supporto del cuore biancorosso sugli spalti (già all’esordio, da brividi!). Avanti così ragazzi! Il primo set è stato una passeggiata (o quasi) cercate di far… fiato in vista del “match-ball” finale.
di Luca Turetta