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L.R. VICENZA: E’ SERIE C. ORA RIFLESSIONI E SCELTE PRECISE PER TORNARE “NOBILI”!
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- Published on Domenica, 22 Maggio 2022 16:22
- Scritto da Andrea Turetta
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L.R. Vicenza – Cosenza 1-0 (rete di Maggio); Cosenza –L.R. Vicenza 2-0 (reti di Larrivay – Larrivay): si salva il Cosenza, il L.R. Vicenza retrocede in Lega Pro (alias Serie C). Questo l’esito finale del campo, al termine del doppio confronto playout, tutto il resto non conta! Probabilmente ci s’era un po’ tutti (in casa biancorossa) illusi che il… “fiore di Maggio” colto all’andata potesse bastare per superare vittoriosamente il doppio match spareggio. Così non è stato, purtroppo, malgrado un buon primo tempo disputato dai berici in quel del “S. Vito- Marulla” perché poi, sono bastate due “disattenzioni” in retroguardia (vecchio problema mai risolto) ad inizio ripresa, per chiudere maldestramente la doppia sfida. A nulla è valso l’incoraggiante (e per certi versi sorprendente) finale di stagione firmato Baldini, che ha visto i biancorossi cogliere quattro successi su sei (un terzo del bottino dell’intera stagione!). Del resto, come da sempre si sa, i conti si fanno sempre e solamente, alla fine!
Ora è il momento delle riflessioni. Se si fossero raccolti un paio di punti in più (due!), ci si sarebbe salvati senza rischiare lo spareggio Se si fosse cambiato prima il mister Brocchi con Baldini… Se si fosse creato un gruppo ben più competitivo a gennaio (con elementi in condizione!), per non dire meglio, ad inizio stagione… Se qualcuno in società avesse tentato di far valere (quantomeno a livello… suggeritivo) il proprio “peso specifico decisionale” forse le cose sarebbero cambiate… Se si fosse cercato un vero feeling tra società/proprietà e tifoseria… Se, se, tanti se… Evidentemente si sono fatti troppi errori, su più fronti ai vari livelli (da cui ci permettiamo lasciar da parte solo i magnifici tifosi biancorossi, vera fonte… energetica in casa berica: inossidabile!) che poi, alla fine, si sono pagati, quasi inevitabilmente, a carissimo prezzo. Per rimanere al campo, basterebbe pensare che nel girone d’andata si sono colti la miseria di dieci punti! Per il… fuori campo, ci sarebbe da riflettere (e molto) sulle scelte operate dalla società/proprietà a livello tecnico (da Di Carlo a Brocchi prima, Baldini poi), dirigenziale (da Magalini a Vallone-Balzaretti), strutturale/rosa (all’inizio stagione s’era puntato su Pizzignacco in porta, poi Grandi, prima di giungere a Contini, uno dei pochi a salvarsi, non s’era cercato un vero regista, una punta “di peso” di categoria, due terzini con i fiocchi…) e, non certo ultimo, nel rapporto con la tifoseria (che al management e marketing poco risponde, ma al rapporto diretto-umano, quello sì. Altro che l’icon della nuova maglia!).
Tutti punti su cui riflettere e, se possibile (indispensabile) porre grande attenzione (con i dovuti rimedi) in vista della prossima stagione che, per quanto reso dal campo, ha decretato dover essere di serie C! Ci sono dubbi? L’unico dubbio è legato all’eventuale iscrizione o meno al prossimo torneo di B da parte della Reggina, dopo le gravi conseguenze patite a livello societario/proprietà. Dopo tre ripescaggi, sarebbe il quarto… recupero per i biancorossi. Per carità, se si verificherà l’occasione meritoria (FIGC ha già chiarito che nel caso d’esclusione dei calabri, si ripesca la neoretrocessa, cioè il Lanerossi) la si coglierà ben volentieri, ma lo si saprà definitivamente solo tra un mese, nel frattempo c’è d’iniziare a lavorare, e molto, per la nuova stagione (ad oggi, di C) con tutte le diverse anime a confronto, per guardare alle imminenti prospettive, d’investimento (ingenti) ed incasso (praticamente nulle)!
A questo punto, non ci va neppure d’aprire polemiche fine a se stesse, le basi per una corretta critica non le dobbiamo di certo rendere (solo) noi bensì i risultati colti in stagione… Sulla base di quelli, ci si deve confrontare serenamente ma con la dovuta serietà ed attenzione (anche ai particolari…) soprattutto da parte di chi ha in mano la società, con tutte le conseguenti responsabilità, oneri ed onori compresi. Ci si aspetta dunque un nuovo corso biancorosso, poggiato su basi solide, razionali, concrete, con obiettivi chiari, da raggiungere prima possibile. Per ridare lustro alla “Nobile Provinciale”, alla peculiare storia, al proprio blasone, al suo Cuore Biancorosso. Che non smetterà mai di battere, nemmeno di fronte alle imprese, sulla carta im(possibili)!
di Luca Turetta