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L.R. Vicenza: ALLA SOSTA COL SORRISO. A DENTI… STRETTI!
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- Published on Lunedì, 21 Marzo 2022 18:35
- Scritto da Andrea Turetta
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Il Lanerossi affronta un triplice step (Monza-Vicenza 4-0; Vicenza-Parma 0-1; Vicenza – Ascoli 2-0) cogliendo tre punti che gli valgono l’aggancio provvisorio al Cosenza (che deve recuperare il match con il Benevento a metà aprile) nonché l’immediata scia sull’Alessandria, che lo sopravanza di una sola lunghezza. Ci sta sicuramente la sconfitta (pesante) in terra brianzola, causata dalle troppe assenze e da un finale scellerato (si era sullo 0-1 fino a cinque dalla fine, in dieci uomini); ci sta molto meno il k.o. interno col Parma (un pari sarebbe stato equo, anche se la prova dei berici nel primo tempo, ha lasciato non poche perplessità). Fortunatamente il successo (ottimi gli innesti di Zonta, Giacomelli e Meggiorini) contro il sempre ostico Ascoli, ha ridato ossigeno ai ragazzi e, soprattutto, alla classifica fino a ieri decisamente asfittica, per i biancorossi. Da segnalare le 300 presenze in biancorosso di capitan (non l’unico) Giacomelli, cui va un plauso doppio quanto meritato per fedeltà alla maglia e cuore! Parimenti, da sottolineare l’inossidabilità e grande affidabilità (soprattutto in termini d’esperienza) di Maggio, autore tra l’altro del cross che ha portato al raddoppio berico contro i bianconeri. Chapeau!
Nel contempo, tenuto conto delle rilevanti assenze causa infortunio dei vari Contini, Cappelletti, Lukaku, Ranocchia, va preso atto, allo stesso modo, delle buone prestazioni palesate da Brosco (finalmente attento ed efficace in una prestazione scevra d’errori, contro gli ex compagni marchigiani) e Bruscagin (utilizzato nella fascia mancina, non sua) in difesa, Dalmonte (pur non ancora al meglio), Zonta, Bikel e Cavion in mediana, Diaw e Meggiorini in prima linea. Di certo, questa volta (non è la prima), i cambi (magari tardivi) hanno avuto efficacia, dando ragione a mister Brocchi il quale a fine match, deve aver perso non pochi… chili in tensione, come avesse giocato! Detto ciò quando si vince in genere, non si gradirebbero molto le soste, in realtà questa volta, lo stop (per impegni delle Nazionali) appare quantomai appropriato in casa berica, sia per recuperare le energie (fisiche e nervose), soprattutto di chi finora ha “tirato la carretta” nel fitto tour de force imposto dal calendario, sia per poter dar modo di recuperare a qualche infortunato di lungo corso, in vista del rush finale.
A riprendere le.. danze infatti ci sarà prima la sfida (proibitiva?) di Brescia (si giocherà al “Rigamonti” domenica 3 aprile alle ore 15.30), match da sempre molto atteso quanto acceso, non comparabile a tutti gli altri, per l’antagonismo (non solo sportivo purtroppo) esistente tra le parti. Seguirà, il match importante (da vincere!) contro il Crotone (al “Menti” mercoledì 6 aprile alle ore 19.00) per proseguire poi con un'altra trasferta di quelle sulla carta segnate… contro il Benevento (si giocherà al “Vigorito” domenica 10 aprile alle ore 15.30). Attendiamo con una certa curiosità l’esito dei tre confronti, per capire poi quanti punti si dovranno cogliere nelle rimanenti quattro uscite, tra cui l’ultima, ad Alessandria, che appare già come quella decisiva.
Ad oggi, guardando il calendario delle tre compagini invischiate per raggiungere i due posti di spareggio playout, daremmo i piemontesi avvantaggiati (potrebbero giungere a 35punti), davanti al duo Cosenza-Vicenza, che potrebbero chiudere alla pari a 33. Chiaramente, non bastando giungere alla pari dei calabresi (per la peggior situazione negli scontri diretti) il Lane dovrà forzatamente, cogliere qualche punto in più, soprattutto nelle sfide “proibitive”. Ecco perché ci si dovrà attendere un Lanerossi affamato e ben determinato, a partire da Brescia, per continuare nei confronti a seguire. Non ci sarà più avversario che tenga, bisognerà superare l’insuperabile!
Per fortuna, a guardare il torneo fino ad oggi, le dirette rivali per la salvezza, non stanno certo correndo (la stessa Spal, al momento fuori dalla lotta, potrebbe rischiare un clamoroso risucchio, se non terrà la concentrazione!) al punto che la quota salvezza diretta s’è decisamente abbassata (a 37-38) sì come quella playout (34-35). Se fino a ieri non ci restava che… piangere, possiamo dire che ad oggi, si può ancora ritrovare un minimo di sorriso. Quantomeno a denti stretti!
di Luca Turetta