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Milano, Alcatraz. Il giorno prima dello spettacolo.Per gli appassionati di musica e di concerti dal vivo potrebbe sembrare normale vedere[…]
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L. R. VICENZA: AD ASCOLI PER RITROVARSI GATTO!
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- Published on Martedì, 02 Novembre 2021 14:31
- Scritto da Andrea Turetta
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Niente da fare! Purtroppo anche dal “Tardini” di Parma, il Lane esce sconfitto (1-0) malgrado abbia, tutto sommato, giocato la gara con discreti equilibri tattici. Nel contempo, ahinoi, oltre al risultato negativo (causato dall’incredibile errore di Diaw…) sono mancate la corsa… ragionata, l’anticipo sull’avversario, le verticalizzazioni (soprattutto in fascia); nel periodo di superiorità numerica, non s’è stati capaci di far valere le giocate, l’uomo contro uomo praticamente non è mai pervenuto, i cambi (alcuni tardivi) non hanno sortito effetto, ancor più dopo l’uscita per doppia ammonizione, di Di Pardo e l’infortunio di Longo. In tutto il match, solo un paio di tentativi verso Buffon. Insomma, c’è di che preoccuparsi (e non certo d’adesso…) tantoché, se si pensava d’aver raggiunto il fondo del… barile, s’esce dall’ennesimo confronto, col dubbio di non averlo ancora toccato!
Male. Malissimo! Al di là del risultato (e dei responsi fin qui) quel che continua a preoccupare, è sicuramente l’assetto difensivo in generale (con due terzini molto discutibili) della squadra ma, non di meno, l’incapacità di creare gioco, palle-goal, per non dire, la difficoltà di fare filtro a metà campo. Non bastasse, palpabile l’incapacità da parte dei biancorossi, di cambiare marcia durante le varie fasi delle gare, con uomini che faticano, non solo a fraseggiare nel breve tra loro ma, soprattutto, a saltare l’uomo. Se poi si pensa che coloro che lo saprebbero fare (Giacomelli, Dalmonte, lo stesso Zonta), sono spesso in panchina, beh, più di qualche dubbio ci perviene…
A questo punto, siamo in prossimità della nuova sosta di metà novembre, alla quale si giungerà in condizioni fisico-atletiche-mentali (e posizione di classifica) non certo rassicuranti. Cosa fare? Che dire? Di parole se ne potrebbero dire a go-go, di riflessioni oggettive, non certo di meno, il guaio è che anche lo si facesse (noi) non servirebbe di certo a nulla. Chissà che invece, quanto uscirà dallo spogliatoio berico (non solo a parole), possa sortire ben altro effetto… A livello tecnico, dovrà essere mister Brocchi a saper leggere lo status, andando a toccare nei suoi ragazzi, geometrie tattiche, giocate e carattere. D’altra parte, non basta certo allenarsi bene in settimana se poi i risultati delle gare danno esiti inversi, serve ben altro sotto ogni aspetto!
Il tempo passa inesorabile, le giornate si susseguono, ci si sta avvicinando ad un terzo di torneo, non poco per fare un minimo di conti... Per carità, il tempo per recuperare c’è sempre (perlomeno fino a che la matematica lo consente) ma per farlo è indispensabile cambiare marcia immediatamente, senza guardare a chi si affronta, ma come lo si fa. Il prossimo impegno, ad esempio, porterà i berici al “Del Duca” (si giocherà alle ore 14 di sabato 6 prossimo) di Ascoli, contro un complesso, quello guidato da mister Sottil, sicuramente competitivo, in grado fin qui, di combattere sempre alla grande contro l’avversario di turno (è reduce dal pareggio “pesante” di Pisa).
Sarà quasi scontato attendersi un Lane col morale a terra, che però dovrà trovare ogni forza nel proprio interno del gruppo, facendo leva sull’energia caratteriale prima ancora che sotto l’aspetto tecnico-tattico. Servirà un gatto affamato, incazzato, deciso ad assalire con ogni forza (della disperazione) chiunque gli si pari di fronte. E’ il momento di prendersi le proprie responsabilità, soprattutto una volta in campo, lasciando da parte ogni timore reverenziale, non evitando ad esempio, il confronto uomo contro uomo, i cross dal fondo per le punte (che saranno pure con le… polveri bagnate, ma non sempre servite al meglio…), qualche tiro dalla distanza, magari guadagnando delle punizioni dal limite. Non ci sono alternative!
Come del resto, non ci sono davvero più parole. Se non dopo aver atteso (e, possibilmente, ritrovato) il risveglio del gatto biancorosso, quel felino che fino a ieri (più o meno…) metteva in soggezione chiunque gli si parasse di fronte, per il boccone finale.
E che il menù torni ad essere di buon gradimento!
di Luca Turetta