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L.R. Vicenza: ALLARME (BIANCO)ROSSO! SERVE L’IMPRESA!
- Dettagli
- Published on Domenica, 24 Ottobre 2021 15:03
- Scritto da Andrea Turetta
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Pesantissimo 5-0 a Terni. La domanda è: “S’è (finalmente) toccato il fondo (dell’indegno) o siamo solo all’inizio dell’agonia che porta all’inferno (solo calcistico, per carità) della C?”. Purtroppo questo è il quesito da sciogliere nell’immediato, se non si vuole cadere nell’inevitabile, ridicolo quanto ignobile, de profundis.
I numeri parlano assolutamente chiaro (otto sconfitte su nove, senza contare il periodo estivo e la Coppa Italia…) del resto. Proseguendo di questo passo, inequivocabilmente, non si va da nessuna parte, se non giù con largo anticipo, senza neppure un minimo di ritegno, per non dire, dignità!
Non è più il tempo (come del resto già detto in precedenza) delle parole, dei buoni intenti né, tantomeno, dei cambi in corsa (l’avvicendamento in panchina Di Carlo-Brocchi non ha sortito affatto la tanto agognata “scossa”, se non… elettrica!), ormai la rosa è quella che è, e solamente chi la compone (finora, ahinoi, disonorandola!) deve essere in grado d’invertire da rotta. Non c’è alternativa!
Lasciamo perdere la proprietà (ha fatto i suoi errore ma ha il merito d’aver tenuto in vita il Lanerossi Vicenza!) società (che però sia chiaro, ha le proprie colpe nell’aver operato alcune scelte rivelatesi, nettamente sbagliate. E se si falliscono quelle tecniche, poi i risultati saranno conseguenti…) che poi non va di certo in campo. Qui non si tratta più di guardare all’avversario di turno (mercoledì 27 alle 20.30 il Monza al “Menti”, lunedì 1° Novembre alle ore 18.00 il Parma al “Tardini” giusto per gradire…) né ai semplici buoni propositi. E’ il momento di fare quadrato a livello puramente tecnico, tra trainer e giocatori. E’ la fase decisiva. Qui si prospetta un percorso che, se interpretato bene, potrà indicare la via maestra che porta alla salvezza, se inteso al peggio, all’inevitabile baratro!
Evidentemente se siamo in questa pessima situazione, di errori ne sono stati commessi, a più livelli, e non pochi, soprattutto in ambito di scelte di mercato, di forze umane prima che professionali. Del resto, quando vengono meno le basi su cui lavorare, è poi inevitabile pagarne le amare conseguenze… Vorremmo davvero sbagliarci, ma quando si parte male (e certi episodi anche nelle ultime gare ci fanno pensare che la stagione sia quasi segnata…) poi non è mai facile trovare il bandolo della matassa.
Lasciando però da parte il pessimismo (che ad oggi però, non può che rispecchiare i dati oggettivi) ambientale, “l’aria che… tira”, abbiamo il dovere di puntare (idealmente…) almeno un Euro sulla voglia di riscatto da parte dei giocatori, che sicuramente, vorranno far ricredere tutti, circa le loro capacità tecniche, atletiche ancorché, in particolare, sotto l’aspetto umano-personale.
E’ principalmente facendo leva su quell’aspetto che ci si dovrà attendere dai ragazzi, una netta metamorfosi in campo, anche di fronte ad avversari, sulla carta (e non solo quella) fuori portata, senza guardare più per un pezzo, la classifica (che piange).
Per cui auguriamoci, niente più strane alchimie tattiche, spostamenti di ruolo ai singoli impropri, bensì giocate semplici, ritmi alti, buone sinergie tra i singoli e i reparti, il tutto condito da dosi grandiose d’adrenalina, di “fame”, d’agonismo, poste in essere dai ragazzi in biancorosso, “ingredienti” senza i quali, in B soprattutto, non si va da nessuna parte.
Del resto è quello che anche i tifosi chiedono ai propri portacolori: uscire dal campo dopo aver dato tutto, onorando la maglia, a testa alta! Dopodiché si può anche perdere (il risultato spesso, è deciso da episodi e, non di meno, da situazioni non sempre favorevoli) ma non di certo come successo a Terni (solo per restare all’oggi) dove, dopo la mezz’ora il Lane s’è attaccato al… palo (di Ranocchia) per poi affondare in un inconcepibile decrescendo mentale (ammonizioni ed espulsioni docet) prima che tecnico-tattico, al limite dello scandaloso.
Non c’è molto altro d’aggiungere, anzi, ci fermiamo qui. Lasciando unicamente voce all’infinita speranza, al grande cuore biancorosso dei ragazzi di mister Brocchi, alla loro fortissima voglia di lucida rivalsa. Lo spazio (ridotto ma non eluso) per tentare l’impresa, c’è ancora; ma adesso il tempo delle prove, dell’attesa, delle chiacchiere, è finito; l’allarme (bianco)Rosso ha suonato. Spazio solo al campo. E a chi ha ancora voglia (energica e mentale) di calcarlo, con il dovuto rispetto. E onore!
di Luca Turetta