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L.R. Vicenza: AMARO DI COPPA PER UN DOLCE CAMPIONATO?
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- Published on Mercoledì, 18 Agosto 2021 09:42
- Scritto da Andrea Turetta
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Il Lanerossi esce dal “Castellani” di Empoli con una sconfitta per 4-2 assolutamente equa ma che lascia comunque, in casa berica, un certo amaro in bocca, per non aver saputo lottare, perlomeno a livello agonistico, ad armi pari con l’avversario, non solo per un tempo, ma per buona parte dell’arco della gara. In effetti la partita ha evidenziato il netto divario tecnico tra le due squadre e, non di meno, la migliore condizione atletica dei toscani rispetto alla banda laniera. Eloquente la prima mezz’ora fo gioco, in cui l’Empoli ha maramaldeggiato a pressoché totale piacimento in quasi tutte le zone del campo, in particolare nella zona nevralgica e sinistra offensiva, portandosi sul 3-0 in maniera fin troppo agevole ancorché meritata. Dal 39° poi, col goal di Dalmonte (anche se non al cento per cento, rimane il migliore elemento nell’organico biancorosso) s’è potuto invece notare un Lane più arcigno, grintoso, a tratti pure piacevole, non più preso dall’acido lattico e da una certa timidezza di manovra, palesata nella prima parte del match. Il 3-2 di Lanzafame e l’occasione capitata a Diaw a sfiorare il 3-3 avevano fatto pensare ad un clamoroso recupero della gara in extremis dopodiché, complici vari avvicendamenti nella fase finale (che hanno indebolito gli undici berici in campo) ancorché la punizione vincente di Crociata (nell’occasione, Pizzignacco ha palesato un pizzico d’inesperienza ma, se gli mancano quei dieci centimetri d’altezza, mica può fare miracoli acrobatici!) hanno indirizzato il match in maniera chiara e definitiva. Alla fine il risultato ci sta, il Lane deve prendere quanto di buono mostrato, rivedendo l’atteggiamento iniziale, non certo adeguato, per una B tranquilla, se non eccellente. Ovvio, di fronte c’era una compagine molto tonica, di categoria superiore, con elementi tecnicamente e tatticamente, assai ben collaudata, spietata non poco, decisamente destinata a far male a parecchi avversari, pure di rango, in A.
Il Lane a questo punto, deve solo migliorare, sia in fatto di condizione atletico-tattica che sotto l’aspetto dell’amalgama e convinzione (caratteriale in primis). Siamo solo a metà agosto, il mercato è ancora in piena evoluzione (l’ultimo arrivo in casa berica è il 23enne portiere Alessandro Confente dal Chievo, con esperienze a Reggio Calabria, Siena e Catania; si guarda poi al ritorno di Da Riva oppure, in alternativa, al francese Léris, via Samp, con sguardo ai giovani juventini, Fagioli, Ranocchia e, chissà, pure l’oggetto del desiderio, Nicolas Viola; in uscita forse Zarpellon e, ancor più forse, Longo, se avrà mercato) ed è normale che la condizione generale del gruppo di mister Di Carlo, non sia già al top (lo fosse di già, sarebbe chiaramente preoccupante!). Purtroppo in questa fase come ha sottolineato lo stesso tecnico berico, sarebbero state molto utili almeno un altro paio d’amichevoli, per aggiustare meglio i meccanismi, in ogni caso, c’è da guardare al domani con una misurata dose di positività, cercando in questo periodo perlomeno, di raccogliere un po’ di punti e, nel contempo, alzare il morale del gruppo, chiamato certamente ad un lavoro d’una certa “sostanza”, in ottica medio-lungo termine. Orbene, siamo già alle porte del campionato 2021/22 e, il primo ostacolo (si gioca al “Tombolato” sabato 21 agosto alle ore 20,30 con diretta, da quest’anno, su Sky Tv) si chiama nientemeno che Cittadella, ossia uno degli avversari più difficili d’affrontare (anche i precedenti risultati lo stanno a testimoniare). Quella granata (guidata, nel dopo Venturato, da mister Edoardo Gorini) è compagine di tutto rispetto, ch’ha già lasciato il segno, passando meritatamente il primo turno di Coppa Italia (piegando in rimonta per 2-1 la corazzata Monza) e che poggia il suo gioco sulla grande aggressività, sui ritmi alti, e giocate in verticale assai ficcanti, che fanno assai male! In rosa i “cugini” non vantano nomi altisonanti (c’è l’ex Vita in fascia, ma attenzione alle punte Tounkara, Okwonkwo e Antonucci, con il secondo in forte dubbio per infortunio) bensì un blocco squadra d’assoluto rispetto, sempre in grado di non far giocare l’avversario e colpirlo alla minima disattenzione.
Servirà quindi un signor Vicenza, se si vorrà uscire indenni dal “Tombolato”; di certo sarà indispensabile una prestazione quasi perfetta da parte dei ragazzi di mister Di Carlo (che tecnicamente non sono inferiori quasi a nessun’altra compagine in categoria), fatta di grande grinta, voglia, sacrificio, determinazione, mentale prima che fisica. Insomma, un Lanerossi a forma e somiglianza del proprio tecnico. Certo, la rosa non è ancora quella definitiva (ma quasi, visto che mancano un paio di tasselli per completarla), la condizione atletica non potrà ancora dirsi al massimo, però le doti basilari per vincere e convincere in cadetteria, dovranno essere assolutamente presenti fin dal primo fischio d’inizio torneo. Potrà anche capitare di non vincere subito, l’importante sarà dimostrare di essere all’altezza della situazione, in buono stato ed, in attesa delle gambe migliori, con la testa ben concentrata sull’obiettivo finale. Esclusa la prima mezz’ora di Empoli, l’impressione è che si sia sulla strada giusta, per… gustare un dolce inizio. Forza ragazzi!
di Luca Turetta