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“La cosa più importante è la libertà dell’Iran”, l’appello del regista dissidente Panahi a Cannes
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“La cosa più importante è la libertà del nostro Paese. Credo che sia il momento per chiedere a tutti gli[…]
Source: Il Fatto Quotidiano
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Jafar Panahi, chi è il regista dissidente perseguitato in Iran che ha vinto la Palma d’Oro a Cannes
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64 anni, autore di film premiate in tutto il mondo, ha passato numerosi anni in carcere
Source: Repubblica.it
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Palma d'oro a Panahi: "Per il mio Iran libero" | Tutti i premi
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Cannes 2025, Palma d’Oro a Un simple accident di Panahi. Premi anche a Trier, Dardenne, Mendonça Filho e Nasser. Nessun[…]
Source: Il Giornale
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"Ci saranno dei cambiamenti..". Venier svela il suo futuro a Domenica In
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Ospite del Festival della Tv la conduttrice ha annunciato che sarà ancora alla guida di Domenica In nella prossima stagione[…]
Source: Il Giornale
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Cannes 2025, vince il regista iraniano dissidente Jafar Panahi: “Nessuno può dirci come vestirci”
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In una città che è stata per cinque ore paralizzata dal black out, sono stati consegnati i premi del festival.[…]
Source: Repubblica.it
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Source: Gazzetta.it
NADAL PROPONE UN NUOVO RANKING
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- Published on Martedì, 20 Dicembre 2011 10:08
- Scritto da Andrea Turetta
- Visite: 2356
Non si arrende Rafael Nadal. A capo della rivolta in seno all’Atp per alleviare le “pene” dei big, alle prese con il logorio di stagioni sempre più stressanti, il numero 2 del mondo insiste con la sua idea (folle?) di riformare il sistema con cui vengono stilate le classifiche. Un modo per favorire la permanenza al vertice dei top player, sarebbe rappresentata da un ranking basato sul rendimento, non delle ultime 52 settimane (come è sempre stato dall’introduzione del ranking nel 1973), ma delle ultime 104, quindi di due anni.
Rafa Nadal agli US Open 2011 (foto Tonelli)
Alla base di questa proposta innovativa, la volontà da parte di alcuni di evitare quanto accaduto quest’anno a Juan Martin Del Potro. L’argentino, reduce da una stagione di stop, ha cominciato il 2011 praticamente senza classifica, diventando una mina vagante in qualsiasi tabellone. Ne ha fatto le spese (si fa per dire) Novak Djokovic che si è trovato di fronte il sudamericano già al terzo turno del Roland Garros.
L’idea di allungare l’arco di tempo utile per assommare i vari risultati, trova numerosi consensi tra i top player. L’unico a dissentire è Roger Federer che, però, si dà il caso sia il presidente dell’ATP Players' Council. Il suo parere negativo allontana, per il momento, l’avvento di questa modifica.
“Roger ha le sue idee in qualità di presidente - dice Rafa – io ne ho altre, come vicepresidente. Né le mie, né le sue sono necessariamente giuste o sbagliate. A qualcuno può piacere l’allungamento a due anni, ad altri no. Non ci sarà per questo nessun boicottaggio (come paventato nei mesi scorsi, ndr). Sono in tanti a pensare, come me, che una classifica basata su due anni possa tutelare tutti i giocatori, non solo i big. E’ vero che con il meccanismo esistente si può risalire più velocemente nel ranking dopo un lungo periodo di stop, ma è anche vero che puoi ritrovarti al n.700, così come è accaduto a Del Potro. Sarebbe più importante non dover essere costretti a operare queste rimonte, in modo tale da poter giocare con meno pressione al ritorno alle gare” .
L’unica tutela prevista dal regolamento attuale, è rappresentata dalla classifica protetta per i giocatori assenti da più di sei mesi, che possono usufruire della loro classifica prima dell'infortunio, senza comunque essere accreditati di una teste di serie. Troppo poco per uno come Nadal, da sempre soggetto a numerosi infortuni, che sembra tradire un’insicurezza di fondo e la necessità di dare un po’ di tregua a un fisico, da sempre, sottoposto a sforzi sovraumani.
www.federtennis.it