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"Ho visto lui che bacia lui che lascia me"
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Source: Gazzetta.it
Ukraine Otamans – Dolce & Gabbana Italia Thunder 4- 1
- Dettagli
- Published on Sabato, 09 Febbraio 2013 10:23
- Scritto da Andrea Turetta
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Milano, 8 febbraio 2013 – Trasferta sfortunata, quella in terra ucraina. I Dolce & Gabbana Italia Thunder tornano in patria con una netta sconfitta per 4 a 1. Unico incontro a nostro favore quello di Matteo Modugno nei pesi supermassimi: bella prova del campione italiano che regala alla squadra italiana una vittoria che ai fini della classifica non cambia nulla, ora, ma potrebbe significare molto al conteggio finale tra incontri vinti e persi.
nella foto, Matteo Modugno
Il primo match della serata è quello dei pesi gallo tra Daniele Limone e l'ucraino Mykola Butsenko. Limone, autore in questa stagione di due buone prove nonostante le sconfitte, ha l'occasione per prendersi una importante rivincita contro un avversario alla prima prova nelle WSB. Arbitra l'algerino Lazizi. Limone prende il contro del ring e cerca di imporre il proprio ritmo dalla media e lunga distanza, con l'avversario che cerca di colpire con il gancio sinistro. Già dalla prima ripresa è un match di buon ritmo. Nella seconda ripresa, Butsenko è più intraprendente e pericoloso, ma anche Limone muove bene il destro dalla distanza. Il match si scalda nel terzo round quando Limone capisce che solo forzando i tempi può avere la meglio sull’ucraino, che però lo tocca più volte d'anticipo. Ai punti è già netto il vantaggio di Butsenko, che ha anche una ferita sanguinante al naso. Il match ha ormai la sua fisionomia ben definita, Limone ce la mette tutta, ma Butsenko non va in difficoltà più di tanto. Anche l'ultima ripresa è un saggio di velocità e precisione di Butsenko che merita la vittoria ai punti.
Mykola Butsenko – Daniele Limone 3-0
49-46; 50-45; 50-45
Il peso leggero filippino Charly Suarez, che già ha offerto grandi prove, stasera si trova di fronte al fenomenale Vasyl Lomachenko. Suarez cerca di attaccare con buon ritmo un avversario che passa la prima ripresa in fase di studio e in attesa dello spiraglio giusto, soprattutto tendendo il sinistro alla figura. Nella seconda ripresa Lomachenko alza i ritmi ma Suarez tiene bene il match. La classe del pugile ucraino è evidente, ma il filippino non sfigura e raramente va in imbarazzo. Nel terzo round Lomachenko alza i ritmi e ci mette potenza, Suarez va in difficoltà. Il pur bravo filippino non ha i mezzi adeguati per opporsi alla forza di Lomachenko, che manda al tappeto l'avversario con un montante destro alla figura seguito dallo stesso colpo al viso di ottima fattura. Suarez è bravo e coraggioso a cercare la replica contro un avversario ormai padrone del ring; l'ucraino controlla con ordine e cerca il colpo pesante al bersaglio grosso che il filippino patisce chiaramente. Il buon Suarez fa la sua figura anche nell'ultimo round, ma di fronte c'è uno dei più forti pugili al mondo. Per Lomachenko, una netta vittoria ai punti, ma Suarez non ne esce certamente disonorato, benché sconfitto.
Vasyl Lomachenko – Charly Suarez 3-0
50-44; 50-44; 50-44
Il match tra Michel Tavares e Ivan Golub sin dalle prime battute appare equilibrato. Tavares è più tecnico ma Golub è chiaramente più efficace se giunge a bersaglio. Dopo la prima ripresa, il francese di Dolce & Gabbana Italia Thunder ci mette più impegno e mette in serio imbarazzo l'avversario ucraino: i cartellini dei giudici evidenziano una perfetta parità. Tavares è ancora preciso e potente nel terzo round, ma anche Golub cresce e piazza sempre il colpo in più. Il predominio del pugile ucraino diventa però evidente nella quarta ripresa, con Tavares che abbassa i ritmi e non riesce quasi mai a replicare con efficacia. Uno dei giudici gli assegna un buon vantaggio, mentre gli altri due sono nettamente per Golub. Anche nella quinta ripresa è sempre Golub a farsi preferire e il match si chiude con una vittoria per l'ucraino per la preferenza di due giudici su tre.
Ivan Golub – Michel Tavares 2-1
48-47; 46-49; 50-45
Nei pesi mediomassimi il lituano Vitaljius Subacius affronta Oleksandr Gvozdyk, in un match dagli ingredienti davvero spettacolari. Il primo round vive di tecnica pura, il terreno dove il pugile di casa si fa nettamente preferire, per una maggiore e netta precisione di esecuzione. Subacius prova ad attaccare, ma è lento e Gvozdyk lo colpisce in anticipo con ottima scelta di tempo e lo mette in seria difficoltà. Il match prosegue con il predominio di Gvozdyk, che potrebbe controllare invece ci mette ancora potenza e Subacius barcolla di nuovo sotto i suoi colpi. Gvozdyk dimostra ancora una volta di essere un grande pugile, Subacius continua a subire senza reagire e va quasi ko alla fine del quarto round su una serie di colpi potentissimi. L'ucraino capisce che c'è lo spazio per chiudere prima del gong e ci prova, Subacius subisce e cerca solo di arrivare alla fine della quinta e ultima ripresa. La vittoria di Gvozdyk è netta su tutti i cartellini.
Oleksandr Gvozdyk – Vitalijus Subacius 3-0
50-45; 50-45; 50-45
Nei pesi supermassimi, Matteo Modugno affronta l’ucraino Rostyslav Arkhipenko. Il gigante italiano (quasi due metri per 123 chili di peso) inizia facendo buon movimento, ma è l'ucraino a fare più attività sfruttando una mobilità superiore a quella di Modugno. Il campione italiano cerca di sfruttare il maggiore peso, ma riesce raramente ad andare a segno in maniera pulita per la velocità e la precisione di Arkhypenko. Il match è però in parità quando inizia il terzo round, Modugno fa buona attività e stavolta gli spazi per l'ucraino sono minori. Modugno riesce a mettere tutto il proprio peso in un buon gancio sinistro che Arkhypenko accusa visibilmente e poi deve legare lungamente per arrivare in piedi alla fine del tempo. Il tema del match è ormai chiaro, con Arkhypenko che cerca solo chiaramente di subire il meno possibile, poi attacca quando Modugno deve necessariamente rifiatare. All'inizio dell'ultimo round Modugno è in vantaggio netto sul cartellino di tutti e tre i giudici, quindi può tranquillamente controllare un avversario che ha accusato i suoi colpi. Invece che temporeggiare, l'italiano continua ad attaccare cercando la conclusione di forza, Arkhypenko barcolla ma resta coraggiosamente in piedi. Quella di Matteo Modugno è una vittoria che non permette di riportare a casa nessun punto, ma che comunque fa morale e mette l'italiano in lizza nella classifica dei migliori pesi massimi del torneo.
Rostyslav Arkhypenko – Matteo Modugno 0-3
47-48; 46-49; 47-48
Nelle ultime due giornate della regular season Dolce & Gabbana Italia Thunder sarà impegnata a Milano, al Mediolanum Forum di Assago, sabato 23 febbraio contro gli Astana Arlans Kazakhstan. Il 1° marzo sarà invece la volta del match di ritorno contro gli USA Knockouts, che si disputerà a Reno (Nevada).
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