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Europeo per Club: Bologna schiaccia Rimini in gara 1
- Dettagli
- Published on Venerdì, 02 Agosto 2013 07:51
- Scritto da Andrea Turetta
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Due fuoricampo di Infante e Sabbatani e una prestazione non all'altezza dei tre lanciatori riminesi danno all'Unipol il vantaggio nella serie e una grande iniezione di fiducia in vista di gara 2. Rimini batte solo una valida e ora vede la strada in salita
da Bologna, Michele Gallerani
È una grande serata di baseball al “Gianni Falchi”, gara 1 della serie di finale della European Cup richiama il pubblico di un tempo e sugli spalti è un grande divertimento, soprattutto per i tifosi della Unipol Bologna che festeggiano una entusiasmante vittoria sul Rimini. Lo spettacolo è sia tecnico, sia nel contorno, anticipato dalla premiazione dei tanti giocatori del passato che hanno vinto la “Coppa dei Campioni”.
Una serata che a Bologna non dimenticheranno facilmente, per una vittoria netta, inequivocabile e schiacciante. Dall’altra parte, le medesime ragioni portano un po’ di sconforto tra i Pirati, che possono sempre recuperare in gara 2 ( venerdì ore 21.00 a Rimini) ed eventuale gara 3, ma non escono certo con buone credenziali da un match che si chiude prima del limite alla settima ripresa.
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L’avvio è subito marchiato a fuoco dalla squadra di Nanni: Juan Carlos Infante arriva in prima grazie a quattro ball; Ermini prova il bunt di sacrificio sul primo lancio, costringendo il partente riminese Ernobel Marquez a un errore difensivo : tutti salvi; base ball per Vaglio, che sul conto pieno lascia passare con coraggio una dritta alle mani. Con le basi piene e zero out Reyes va strike-out senza girare la mazza, ma ci pensa Claudio Liverziani a mettere in gioco la palla. La sua rimbalzante su Babini si trasforma da un possibile doppio gioco in un punto a casa con basi ancora piene, per colpa di un errore dell’interbase riminese, Jack Santora, che si stacca dal cuscino sulla scivolata di Vaglio. La Fortitudo incrementa il vantaggio con un singolo al centro di Luca Bischeri che spinge a casa Ermini e lascia ancora le basi piene. Uno strike-out a Malengo e una bella presa difensiva di Zileri (che corre bene in avanti su una linea di Sabbatani) danno sollievo a Ernobel Marquez e mandano il primo inning in archivio con due punti segnati dal Bologna, ma anche tre rimasti in base.
Poco male, Bologna sembra essere in una serata di grazia, al contrario Marquez fatica a capire come gestire le mazze felsinee. In apertura di secondo inning subisce un doppio al centro di Andrea D’Amico che, però, è un po’ troppo fiducioso del suo vantaggio sul cuscino di seconda e viene eliminato da un rapido pick-off. L’Unipol può recriminare su questa azione, visto che Juan Carlos Infante spedisce la palla fuori dal campo (sul conto pieno) e porta il punteggio sul 3-0.
La prima e unica valida riminese arriva al terzo inning. Riccardo Babini batte sulla linea di foul una radente che corre fin verso l’esterno destro e diventa un doppio: Zileri (eliminato in prima) lo spinge in terza, ma Santora non continua e i Pirati rimangono a zero.
Che per Rimini non sia serata lo si capisce nella parte bassa del quarto: Marco Sabbatani batte un solo-homer al centro e dà alla sfida la direzione definitiva. Tanto che in apertura del quinto attacco della Unipol Bologna Catanoso toglie Marquez e inserisce Alessandro Biondi sul monte. Il suo non è un match particolarmente “controllato” concede infatti ben 5 basi ball e al settimo riempie i cuscini (tre basi ball consecutive a Vaglio Reyes e Liverziani) con un solo out. A quel punto per Catanoso è tempo effettuare un altro rilievo: è il momento di Amerigo Ricci Masotti. Il ventiduenne, normalmente in forza alla IBL2, concede la base a Bischeri (entra il 5-0 automatico), fa battere una volata di sacrificio a Malengo (punto del 6-0 di Reyes), lancia quattro ball di fila a Sabbatani, riempiendo di nuovo le basi; colpisce D’Amico, dà altri otto ball a Infante ed Ermini, colpisce Vaglio e la Fortitudo vince 10-0 per manifesta inferiorità, risparmiando i lanciatori per le successive gare della serie e conquistando una enorme dose di fiducia.
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