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Source: Gazzetta.it
Binomio “Sport e Scuola“ a confronto al Teatro Olimpico di Vicenza
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- Published on Domenica, 19 Ottobre 2014 09:37
- Scritto da Andrea Turetta
- Visite: 1891
Sabato 18 ottobre 2014, al Teatro Olimpico di Vicenza si è tenuto il Forum conclusivo del progetto regionale “ Il ruolo dello Sport Veneto nel panorama nazionale”, con focus sul binomio Sport e Scuola, partendo dal presupposto che l’esperienza sportiva sia una “palestra di vita” aggregatrice di valori come il rispetto, lo spirito di collaborazione, la volontà, la sinergia, la determinazione, l’ascolto, la crescita personale e molti altri. I relatori presenti hanno messo a confronto diversi aspetti legati al mondo dello Sport e a quello scolastico, tra i quali è prevalso il passaggio qualitativo, voluto dal CONI, dal concetto di “alfabetizzazione motoria” a quello di “sport di classe”: l’attività sportiva viene considerata materia di studio e non soltanto momento di svago. La 5° tappa vicentina chiude l’Osservatorio itinerante ideato dalla Regione Veneto e dal Comitato Regionale CONI Veneto con il contributo della Direzione Regionale della Scuola dello Sport, rappresentata dal suo Coordinatore Didattico e Scientifico, prof. Dino Ponchio, con la collaborazione dello Studio Ghiretti & Associati. L’obiettivo finale è la pubblicazione del “Libro Bianco dello Sport” contenente i principali dati e le osservazioni emerse nel corso di questi due anni di lavori.
Nel corso del convegno sono intervenuti Roberto Fabbricini (Segretario Generale CONI Nazionale), Gianfranco Bardelle (Presidente CONI Veneto), Umberto Nicolai (Assessore alla Formazione del Comune di Vicenza), Francesca Sabella (Dirigente Ufficio scolastico regionale), l’ On. Daniela Sbrollini (Deputato vicepresidente Commissione Affari Sociali e Sanità), Renato Del Torchio (Coordinatore Educazione Fisica UST Padova e Componente gruppo di Lavoro Interdisciplinare MIUR), Teresa Zompetti (Responsabile Corporate Social Responsability CONI), Antonio Sambo (dirigente dell’Assessorato allo Sport della Regione Veneto), Federico Schena (Responsabile Facoltà di Scienze Motorie di Verona e Presidente Società Italiana delle Scienze Motorie e Sportive), Roberto Ghiretti (Presidente Studio Ghiretti & Associati), Claudio Dalla Palma (Coordinatore Educazione Fisica Ufficio Scolastico Regionale), Sandro Fioravanti (Vice Presidente Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo) e lo stesso prof. Dino Ponchio.
LE DICHIARAZIONI:
Roberto Fabbricini Segretario Generale CONI Nazionale
Dobbiamo essere molto uniti e mi riferisco a Ministero della Pubblica Istruzione, CONI ed enti e istituzioni scolastiche: avere obiettivi comuni e sinergici e operare in modo concreto. Il Paese vive una evidente difficoltà giovanile in cui sempre meno bimbi praticano sport. È importante non dimenticare il passato, guardando ai grandi talenti sportivi che hanno portato avanti i valori dello sport con il loro esempio. Guardare indietro diventa una guida al futuro per capire dove possiamo andare. Le risorse si riducono sempre di più ma il CONI lavora con spirito positivo, dialogando con le istituzioni per creare certezze e fare programmazioni. Da questo Forum si leva un messaggio di grande ottimismo.
Gianfranco Bardelle, Presidente CONI Veneto
Ringrazia coloro che hanno voluto dare una visibilità al mondo sportivo al di fuori dei palazzetti, in luoghi trasversali, come quello di oggi, il Teatro Olimpico, cuore di una cultura italiana di grande respiro. Lo sport è anche cultura da portare avanti all’interno della Scuola con grande impegno, per capire quanto possa essere utile alla crescita dei giovani. Il momento è difficile, ma sono ottimista e ho fiducia nelle istituzioni, nell’opera del Ministero della Pubblica Istruzione. Noi ci siamo e portiamo avanti questo valore educativo.
Umberto Nicolai, Assessore alla Formazione del Comune di Vicenza
Questo convegno è un interessante punto di partenza per suscitare spunti culturali ed educativi agli addetti ai lavori e non, e a chi, come me, considera lo sport un trampolino di lancio per un miglioramento della società a partire dall’unione di questi due mondi, Sport e Scuola, nonostante la difficile congiuntura economica. Scuola e sport devono ritrovarsi uniti senza mai perdere di vista la centralità del ragazzo e, in senso assoluto, della Persona. Le Amministrazioni possono rappresentare la vera cerniera di contatto a supporto di questa sinergia, dal momento che il loro principale impegno è quello di aiutare ogni cittadino a crescere.
Francesca Sabella, Dirigente Ufficio scolastico regionale
Dal 1800, il termine “ginnastica” si è evoluto in terminologie quali “educazione motoria e, oggi, si parla di educazione sportiva.
L’Amministrazione scolastica deve collaborare con il CONI in una comunità di intenti, per valorizzare il rispetto delle regole e di sani stili di vita. La missione della scuola ha finalità educative di cui lo sport può rappresentare uno dei linguaggi preferenziali. Non ci si deve fermare ma guardare sempre avanti. Contiamo sulla collaborazione di tutti gli attori in gioco.
On. Daniela Sbrollini, Deputato vicepresidente Commissione Affari Sociali e Sanità
Lo sport è un diritto di ogni cittadino, lo sport è di tutti e per tutti e in nome di questo principio si devono creare comuni sinergie. La Commissione Europea ha reso noto un rapporto realizzato su 30 Paesi europei, in cui l’Italia è collocata agli ultimi posti come impegno nell’attuazione di progetti di educazione motoria. Questo ci spinge a dire non solo di dover investire più risorse, ma anche di avere la possibilità di utilizzare fondi europei messi a disposizione o di usarli in modo migliore. Il CONI, sia regionale sia nazionale, le amministrazioni, gli enti devono lavorare congiuntamente, per costruire una scuola del futuro che oggi non abbiamo.
Renato Del Torchio, Coordinatore Educazione Fisica UST Padova e Componente gruppo di Lavoro Interdisciplinare MIUR
Insieme dobbiamo fare cultura motoria nella scuola e poi cultura sportiva. Si dovrebbe promuovere l’attività motoria fin dalla scuola dell’infanzia. Nonostante le risorse diminuiscano, i nostri insegnanti non rinunciano a portare avanti il loro progetto educativo rivolto ai ragazzi, che include lo sport come palestra di vita. CONI, Ministero, Enti e Fondazioni, tutti devono cooperare.
Teresa Zompetti, Responsabile Corporate Social Responsability CONI
Il progetto dell’alfabetizzazione motoria va allargato, a mio parere, a tutte le scuole, per il maggior numero di classi possibili. Un altro tema importante è quello relativo alle attrezzature sportive, per cui ribadisco l’importanza di unire le forze e di fare sistema tra tutte le istituzioni coinvolte.
Antonio Sambo, dirigente dell’Assessorato allo Sport della Regione Veneto
Rivendico il valor del progetto “Più Sport a Scuola” nato nel 2004, sopravvissuto nonostante la forte riduzione delle risorse. Il progetto ha guardato al problema dei moltissimi ragazzini non avvezzi all’attività motoria fin da piccoli rispetto ai “ragazzini” del passato, ai loro genitori, ed è per questo che lo sport deve entrare nelle classi primarie. Tutti devono rimboccarsi le maniche per promuovere l’attività sportiva a scuola per un valore sociale,educativo e anche salutare.
Federico Schena, Responsabile Facoltà di Scienze Motorie di Verona e Presidente Società Italiana delle Scienze Motorie e Sportive
La Facoltà di Scienze Motorie ha fatto propria l’eredità dell’ISEF e la vuole mantenere come valore imprescindibile di un’identità storica. La formazione è necessaria perché altrimenti si rischia la reiterazione delle nozioni che già si conoscono. Per evolvere, per crescere, è necessario conoscere. Qualsiasi progetto, che vede uniti MIUR, CONI enti e istituzioni, deve essere fatto dentro alla scuola e con scuola non solo per la scuola. Formazione e ricerca sono due punti chiave su cui costruire solidi contenuti. Il nostro scopo è quello di sviluppare adulti attivi, dal punto di vista motorio e sportivo, attraverso bambini educati allo sport. Il mondo universitario e scientifico è a disposizione per condividere esperienze e idee.
Roberto Ghiretti, Presidente Studio Ghiretti & Associati
Da un confronto europeo si evince l’importanza di investire nello sport scolastico. Nel 2007 la Commissione Europea ha redatto il “Libro bianco dello Sport in cui ha evidenziato che il tempo dedicato allo sport, a scuola, durante le lezioni o in attività extracurriculari, poteva generare notevoli benefici. Nel 2008 un nuovo Gruppo di lavoro della Commissione Europea fissava linee guide con attenzione alla scuola, ai problemi di salute fisica e mentale causati da decremento di attività fisica. Nel Trattato di Lisbona del 2009 l’Unione Europea venne autorizzata a contribuire alla promozione dei profili europei dello sport e riconobbe allo sport una funzione sociale ed educativa. Da successivi approfondimenti emerge che l’Italia è tra le poche Nazioni in cui non è previsto l’insegnamento obbligatorio di educazione fisica. In altri Paesi europei ci sono interessanti progetti, come ad Amsterdam che si chiama “Sport minore a chi? Conoscere per apprezzare”, per promuovere sport minori. Molta strada da fare, guardando oltre confine.
Claudio Dalla Palma, Coordinatore Educazione Fisica Ufficio Scolastico Regionale
Il 15 ottobre il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto con sui si aboliscono, dal prossimo anno scolastico 2015, gli uffici di educazione fisica provinciali, preposti all’organizzazione dell’attività motoria nelle scuole. Se da una lato, quindi, si parla a favore di progettualità per l’educazione fisica, dall’altro la direzione concreta è totalmente in senso opposto. Questo assetto non scoraggia gli insegnanti che hanno molto più a cuore il benessere dei ragazzi, al di sopra di ogni altra logica. Il valore inclusivo ed educativo dello sport va portato avanti e sostenuto con azioni concrete, favorendone lo sviluppo con effettive sinergie tra enti e istituzioni e con una maggiore trasparenza sulle procedure.
Sandro Fioravanti, Vice Presidente Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo
Sono molti i sostegni verso attività sportive anche per diversamente abili. Abbiamo appoggiato l’implementazione di strutture per i giovani dove potessero praticare attività sportiva non solo i fruitori, ma anche i gestori degli impianti stessi, attraverso le loro società sportive. La nostra Fondazione è fortemente convinta dell’importanza di investire nello sport giovanile. L’augurio è che dal Forum di oggi possano emergere spunti di riflessione in grado di portare a progettualità concrete in cui gli insegnanti e gli educatori giocano un ruolo di primo piano.
Prof. Dino Ponchio
L’idea o, meglio, il sogno del presidente Bardelle era di poter fare questo percorso di ri-baricentrare lo sport Veneto nel panorama nazionale. Il termine sarà la presentazione di un lavoro di sinesi delle quattro tappe nella primavera prossima in cui cercheremo di dire chi siamo e cosa vogliamo. Questo matrimonio Scuola e Sport - parafrasando Manzoni - “s’ha da fare” … Sport è Cultura. Passiamo dai tavoli/idee ai campi/applicazioni. Da idee alle concrete progettualità, sul campo, sulle palestre.
È inoltre intervenuto un esponente degli insegnanti di educazione fisica che ha posto l’attenzione anche ai nomi dei colleghi su alcune criticità che potrebbero crearsi e, soprattutto, sul ruolo fondamentale nell’insegnamento dell’educazione fisica nella scuola primaria che deve essere necessariamente affidata a insegnanti diplomati ISEF o laureati in Scienze Motorie.
www.coni.it
www.studioghiretti.it