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Furla Series #02 – Haegue Yang: Tightrope Walking And Its Wordless Shadow dal 6 settembre alla Triennale di Milano
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- Published on Mercoledì, 22 Agosto 2018 16:14
- Scritto da Ester Campese
- Visite: 787
E’ con la prima personale di Haegue Yang in un’istituzione italiana, che il 6 settembre prossimo si aprirà alla Triennale di Milano la mostra “Tightrope Walking and Its Wordless Shadow” che espone alcune produzioni cruciali dell’artista dal 2000 fino a oggi.
La mostra è stata curata da Bruna Roccasalva ed è promossa dalla Fondazione Furla e dalla stessa Triennale di Milano.
Nell’exibition l’artista Haegue Yang dimostra e conferma la vastità delle possibilità espressive da lui utilizzate come il collage, i video, le sculture fino alle grandi installazioni, consentendogli agevolmente sia un’indagine storica che l’espressione del vissuto personale non disgiunto da quello sociale e collettivo, facendolo attraverso fantasiose ed evocative immagini di grande potenza.
Il percorso della mostra si apre con due lavori dell’artista esposti raramente in passato:134.9 m3 che è una barriera quasi invisibile costituita da fili di cotone rosso e 81 m2, una sequenza di linee rette disegnate a gesso rosso che si confondono con i fili, creando un effetto ottico. Le opere appartengono alle serie “Thread Installation” e “Chalk Line Drawings”.
La mostra si snoda in suggestivo percorso che prosegue in tre ambienti che sottolineano gli elementi ricorsivi e di interesse esplorativo per Haegue Yang: l’astrazione e la geometria e la spazialità ambivalente, concettuale e percettiva, accessibile e inarrivabile di incomunicabilità; il movimento ed il rapporto tra “piegare/dispiegare”.
Haegue Yang riesce ad esprimersi artisticamente in un equilibrio perfetto come quello di un acrobata, che ha l’impellenza di esprimere l’indefinibile con una tensione che ci riporta ad emozioni e percezioni.
Sorprende continuamente il suo osservatore, questo artista, non essendo mai scontato o convenzionale, come nell’opera Mirror Series – Back (uno specchio rivolto verso la parete) alludendo ad una negazione e alla figura umana senza pur non essendo mai presente nelle sue opere.
Non si risparmia, Haegue Yang, ma offre al suo osservatore, attraverso questa mostra l’insieme degli estremi in cui si muove tutta la sua inarrestabile sperimentazione.
In un altro ambiente della mostra, è allestita una specie di sala da ballo in cui sono disposti come un murales alcune opere della serie dei Trustworthies, in cui Haegue Yang usa ed include materiali grafici come buste, stampati, rielaborazioni della carta millimetrata, olografie e vinili o immagini che Yang unisce in dei collage come in un caleidoscopio.
Nell’ultima parte della mostra una fastosa esuberanza con cui Haegue Yang trasferisce emozioni e narrazioni inaspettate e dove la negazione del sapere acquisito suggerisce l’apertura verso nuove prospettive e profondità.
La mostra sarà visitabile fino al 04 novembre 2018.
articolo di Ester Campese