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Jafar Panahi, chi è il regista dissidente perseguitato in Iran che ha vinto la Palma d’Oro a Cannes
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64 anni, autore di film premiate in tutto il mondo, ha passato numerosi anni in carcere
Source: Repubblica.it
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Palma d'oro a Panahi: "Per il mio Iran libero" | Tutti i premi
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Ospite del Festival della Tv la conduttrice ha annunciato che sarà ancora alla guida di Domenica In nella prossima stagione[…]
Source: Il Giornale
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Cannes 2025, vince il regista iraniano dissidente Jafar Panahi: “Nessuno può dirci come vestirci”
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In una città che è stata per cinque ore paralizzata dal black out, sono stati consegnati i premi del festival.[…]
Source: Repubblica.it
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Festival di Cannes 2025, i vincitori: a Jafar Panahi la Palma d’oro per A simple accident
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Source: Il Fatto Quotidiano
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Quello globale tocca i 324 mila miliardi di dollari. Situazioni e obiettivi dei vari Paesi tuttavia sono differenti. Gli Stati[…]
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Source: Gazzetta.it
Giampaolo Cadalanu - Sotto la sabbia - La Libia, il petrolio, l'Italia
- Dettagli
- Published on Sabato, 29 Marzo 2025 08:41
- Scritto da Andrea Turetta
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Sono quasi quindici anni che la Libia vive una guerra civile permanente e senza fine. Un ‘grande gioco’ a cui tutte le grandi potenze – dalla Russia alla Turchia, dagli USA ai Paesi del Golfo – partecipano per mettere le mani sull’immenso tesoro nascosto sotto la sabbia. E l’Italia in che modo ne è coinvolta? Quanto rischia nella sua ex ‘quarta sponda’? Il 20 ottobre del 2011 Muammar al Gheddafi veniva catturato e ucciso. Dalla fine del regime instaurato dal Colonnello e dalla sua ‘Rivoluzione Verde’ per la Libia è cominciata un’agonia senza conclusione. Quante bugie sono state dette per giustificare l’intervento occidentale in Libia? Perché l’Italia ha partecipato all’attacco appena due anni dopo aver firmato il Trattato di amicizia con Tripoli? Francia, Regno Unito, Stati Uniti, Italia, Qatar, Emirati Arabi Uniti e poi Egitto, Russia, Turchia, con la partecipazione straordinaria dello Stato Islamico: tutti i protagonisti della guerra e del dopoguerra hanno sempre proclamato di avere motivazioni solenni, a partire dall’interesse della popolazione locale. Ma esaminandoli uno per uno e guardando alle scelte operative e al risultato odierno, è evidente che al centro dell’attenzione c’erano sempre e soltanto i giacimenti. In tutto questo, il ruolo dell’Italia non è secondario. Grazie ai legami storici e alla posizione geografica, il nostro Paese controlla i principali luoghi di estrazione e le raffinerie in Tripolitania e in Cirenaica. Ma quali sono i prezzi che paghiamo per tutelare i nostri interessi? Giampaolo Cadalanu utilizza testimonianze esclusive, racconti di esperienza diretta, analisi di specialisti e confronto di dati per mostrare che a smuovere l’Occidente, molto più della tutela dei libici, sono stati e sono ancora oggi gli interessi concreti: le risorse del sottosuolo e gli equilibri di potere.
"Sotto la sabbia - La Libia, il petrolio, l'Italia" di Giampaolo Cadalanu rappresenta un'importante analisi di una delle questioni geopolitiche più intricate e attuali: il conflitto in Libia e il suo legame con gli interessi economici delle grandi potenze, in particolare dell'Italia. L'autore offre un quadro dettagliato della situazione, sottolineando come, a seguito della caduta di Muammar al Gheddafi nel 2011, la Libia sia stata travolta da una guerra civile che continua a distruggere il tessuto sociale e politico del Paese.
Cadalanu non si limita a raccontare i fatti storici, ma fornisce un'analisi approfondita delle motivazioni che hanno spinto diverse potenze, tra cui Italia, Francia, Regno Unito e Stati Uniti, a intervenire nel conflitto. Mette in evidenza come le giustificazioni ufficiali, spesso presentate come preoccupazioni per il benessere della popolazione libica, nascondano in realtà interessi materiali legati al controllo delle risorse petrolifere. Questa prospettiva critica è avvalorata da testimonianze dirette e da un'accurata ricerca di fonti, che arricchiscono la narrazione con dati e analisi di esperti.
Un aspetto particolarmente incisivo del libro è l'analisi del ruolo dell'Italia, la quale, grazie alla sua posizione geografica e ai legami storici con la Libia, ha un interesse strategico nella regione. Cadalanu si concentra sulle conseguenze di tale coinvolgimento, ponendo interrogativi scomodi sui costi umani e politici che l'Italia deve affrontare nel tentativo di mantenere il controllo sulle proprie risorse.
L'opera è ben strutturata, fluida e informativa, rendendola accessibile anche a chi non possiede una preparazione specifica in geopolitica. Tuttavia, la sua vera forza risiede nella capacità di stimolare una riflessione critica su un tema di grande attualità, invitando il lettore a interrogarsi su come gli interessi geopolitici possano sovrastare il bene delle popolazioni coinvolte.
"Sotto la sabbia" è un'opera che non solo informa, ma invita anche a una riflessione profonda riguardo agli equilibri di potere globali e al ruolo dell'Italia in un contesto internazionale complesso e spesso contraddittorio. È un libro consigliato a chiunque desideri comprendere le dinamiche della Libia contemporanea e il significato più ampio del "grande gioco" geopolitico in corso.
L’Autore:
Giampaolo Cadalanu, a lungo inviato speciale del quotidiano “la Repubblica”, si è occupato per oltre trent’anni di crisi e conflitti in tutto il mondo, dal Medio Oriente ai Balcani, dal Sudan all’Afghanistan, dalla Libia all’Ucraina, dallo Sri Lanka al Libano. Come defense correspondent ha seguito i soldati italiani nelle diverse missioni all’estero. Gli sono stati conferiti, tra l’altro, il premio Boerma della FAO e la Colomba d’oro dell’Archivio Disarmo. Per Laterza è autore di La guerra nascosta. L'Afghanistan nel racconto dei militari italiani (con Massimo de Angelis, 2023).
Sotto la sabbia
La Libia, il petrolio, l'Italia
Giampaolo Cadalanu
Editori Laterza
Edizione: 2025
Pagine: 264
Collana: i Robinson / Letture
ISBN carta: 9788858157138
ISBN digitale: 9788858158128
Argomenti: Attualità politica ed economica, Storia contemporanea
€ 20,00
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