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Giuliano Scabia – Teatro - Nello spazio degli scontri 1964-1971
- Dettagli
- Published on Venerdì, 22 Novembre 2024 09:06
- Scritto da Andrea Turetta
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Giuliano Scabia è stato uno dei drammaturghi più originali del dopoguerra. Ha percorso varie forme di scrittura per il teatro, organizzando le sue opere (1964-2020) nel Ciclo del Teatro Vagante, che comprende centodue titoli ed è costituito da testi compiuti di drammaturgia, schemi vuoti e racconti-diari di come tali canovacci sono stati riempiti con azioni teatrali, radiodrammi e racconti per la radio, operine dialogate di auguri rappresentate in situazioni segrete o in occasioni speciali. L’opera si sviluppa in sei volumi, offrendo uno spaccato delle trasformazioni del teatro e della società italiana dagli anni sessanta ai nostri giorni. I testi, pubblicati secondo l’ordine assegnato dall’autore, eminentemente cronologico, con le loro differenze formali e di destinazione, mettono in risalto la ricchezza dell’attività creativa di Scabia per il teatro e la sua capacità di innovarne le forme, attivando momenti di forte relazione sociale e umana.
Il libro "Teatro - Nello spazio degli scontri 1964-1971" di Giuliano Scabia si rivela una testimonianza di grande valore sulla creatività e l'impegno sociale di questo celebre drammaturgo italiano. Scabia, una figura centrale del teatro postbellico, ha continuamente esplorato e rinnovato i linguaggi teatrali, facendo sì che le sue opere rappresentassero non solo le trasformazioni artistiche, ma anche le tensioni e le speranze di un periodo caratterizzato da significativi cambiamenti socio-politici.
Quest'opera è parte del "Ciclo del Teatro Vagante", in cui Scabia raccoglie centodue testi che vanno oltre la semplice scrittura drammaturgica, comprendendo diagrammi di canovacci, radiodrammi e racconti orali. Questa varietà di forme consente al lettore di immergersi in un mondo ricco e complesso, dove ogni testo costituisce un pezzo per completare un affresco della società italiana dagli anni '60 fino ai giorni nostri. L'ordinamento cronologico dei testi mette ulteriormente in luce l'evoluzione del pensiero di Scabia e il contesto storico in cui la sua opera si sviluppa.
Il periodo trattato in questo volume, compreso tra il 1964 e il 1971, è cruciale per comprendere il percorso artistico di Scabia, che dimostra una notevole capacità di coniugare la sperimentazione formale con una profonda attenzione verso le dinamiche sociali. Le sue opere non sono semplici rappresentazioni teatrali, ma eventi che mirano a stimolare un dialogo, una riflessione e un'interazione con il pubblico, trasformando il teatro in uno spazio di incontro e confronto.
Esaminando i testi, risalta la capacità di Scabia di andare oltre la mera narrazione, sollecitando una reazione emotiva e intellettuale nello spettatore. Questa abilità di attrarre attenzione e incoraggiare una partecipazione attiva risuona ancora con forza nel presente, sottolineando l’attualità del suo linguaggio e dei temi trattati.
"Teatro - Nello spazio degli scontri 1964-1971" rappresenta un’opera fondamentale non solo per gli appassionati di teatro contemporaneo, ma anche per coloro che vogliono approfondire le radici e l’evoluzione dell'arte e della società in un periodo di tumulto e cambiamento. Attraverso questo lavoro, Giuliano Scabia si conferma come un innovatore in grado di riflettere e anticipare le esigenze e le aspirazioni della sua epoca, rendendo la sua produzione ancora oggi vitale e stimolante.
L’Autore
Giuliano Scabia (1935-2021), dopo aver collaborato con Luigi Nono, dal 1965 ha esplorato il teatro, inizialmente con testi che mettevano in questione i modi di vivere e le ideologie dell’Italia del post boom economico e delle contestazioni (tra gli altri Zip e Scontri generali). Ha portato il teatro fuori dai luoghi deputati, attuando una rivoluzione delle scene con azioni che coinvolgevano bambini, pazienti psichiatrici, studenti, abitanti di periferie urbane e di zone di campagna e montagna, sempre guidato dal motto di Gombrowicz: «Colui con cui canti modifica il tuo canto». Con lui sono nate figure mitiche come il drago d’Abruzzo, sonda delle immaginazioni di ragazzi, Marco Cavallo, grande pupazzo realizzato nell’Ospedale psichiatrico di Trieste diretto da Franco Basaglia, simbolo della liberazione da una psichiatria oppressiva, e il Gorilla Quadrumàno, emblema di una ricerca delle radici profonde nell’ambiente e dentro sé stessi. È stato attore di strada, cantore di versi, romanziere, portando le sue storie in boschi, monti, città.
Giuliano Scabia
Teatro
Nello spazio degli scontri. 1964-1971
a cura di Massimo Marino
Marsilio Editori
pp. 700, 1° ed.
2024
I Giorni
9788829790982
49,00 euro
Per ulteriori info:
https://www.marsilioeditori.it/libri/scheda-libro/2979098/teatro