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Renato Vallanzasca e Micaela Palmieri – Malanotte - Rimpiango quasi tutto
- Dettagli
- Published on Mercoledì, 04 Settembre 2024 10:10
- Scritto da Andrea Turetta
- Visite: 37
«Nel carcere di Bollate gli orologi sono sempre fermi. Segnano un orario immaginario. Come in tutte le carceri che ho girato. Qui il tempo mica esiste. Non ho mai smesso di pensare di evadere. In fondo ognuno fa quello che è.»
Renato Vallanzasca è nato bandito. E, sin da bambino, la vita non gli ha fatto sconti. L’adrenalina, la voglia di vedere se sarebbe riuscito a farla franca: era questa la benzina nel motore quando assaltava banche, seminava la polizia negli inseguimenti, studiava nuovi colpi. Ha sempre amato la libertà: com’era bella la sensazione di poter fare tutto, di essere invincibile… invece, ironia della sorte, ha passato più di cinquant’anni in carcere. A volte si domanda se ne sia valsa la pena. Ha rubato. Ha ucciso. Ha perso tanti amici. Un po’ come l’Innominato, sì, quello dei Promessi Sposi. Alla fine, lui un po’ ce l’ha fatta a raddrizzare la propria vita. Renato non cerca redenzione, troppo spesso si è fermato in qualche bar della Mala con l’insegna Malanotte, e non gl’importa più. Tranne di una cosa. Tranne di una persona. La sua scommessa persa. Ecco perché, forse, adesso sa che non ne valeva la pena. È negli incontri con Micaela Palmieri, scrittrice e giornalista, che Vallanzasca trova l’unica forma di evasione che gli è rimasta. Insieme ripercorrono la storia della sua vita – dalle rocambolesche fughe, alle sparatorie, dai rapimenti alle donne che hanno perso la testa per lui.
In altre pagine, a farsi protagonista è il monologo dal carcere del detenuto Vallanzasca. Il dolore della sua vicenda emerge prepotente: le botte, i ricatti, le umiliazioni quotidiane. In questo confronto drammatico fra grandezza e abisso, si avverte tutto il dissidio e la fatica di una vicenda umana e collettiva ed è potente l’esigenza del «bel René» di allontanarsi dall’immagine del bandito e portare al centro della scena la prigione e la sua non- vita. Un libro intenso e profondo che permette alla storia di un uomo di essere letta nella sua complessità.
"Malanotte - Rimpiango quasi tutto" è un libro scritto da Renato Vallanzasca e Micaela Palmieri, che offre una profonda introspezione sulla vita di uno dei più noti criminali italiani. Vallanzasca, famoso per il suo passato di crimine e la lunga detenzione, narra la sua esperienza con una sincerità toccante, sostenuto dalla scrittura di Palmieri, che riesce a esprimere i suoi pensieri e sentimenti.
Spesso descritto come un individuo affascinante e complesso, Vallanzasca ha condotto una vita caratterizzata dalla ricerca costante di adrenalina e sfide. La sua abilità nell’evitare la legge e il suo status di "bandito affascinante" lo hanno reso un simbolo del crimine organizzato negli anni '70 in Italia.
Attraverso il suo racconto, il lettore esplora il tumulto interiore di un uomo che ha vissuto ai margini della società e ora deve confrontarsi con le conseguenze delle sue azioni. Vallanzasca era sempre in cerca di nuove emozioni e situazioni pericolose. Il suo fascino e la sua audacia lo portavano a compiere atti rischiosi, come rapine e fughe, spingendosi fino ai limiti della legge. La sua vita si trasformava in un continuo gioco tra libertà e cattura, dove ogni scelta poteva segnare il suo destino.
La scrittrice e giornalista fornisce a Vallanzasca un'opportunità di riflessione, dove può esprimere i propri sentimenti e pensieri. Attraverso le loro conversazioni, Vallanzasca riesce a trovare, seppur temporaneamente, un modo per evadere dalla vita in prigione. Palmieri diventa così un ponte per esplorare la sua storia, le sue decisioni e le sue complesse dinamiche interiori, creando uno spazio di introspezione e dialogo che lo riporta in contatto, almeno simbolicamente, con il mondo esterno. Questa interazione rappresenta un intreccio tra le vite di un detenuto e quelle di un cronista, sviluppando una narrazione ricca di esperienze umane.
Il linguaggio impiegato è diretto e incisivo, rendendo la lettura assai coinvolgente. Vallanzasca, con il suo carisma, riesce a mantenere l'attenzione del lettore anche nei momenti più meditativi, trasformando il libro in un viaggio emotivo che invita alla riflessione. Dalle sue esperienze emerge un uomo che si confronta con le conseguenze delle sue azioni criminali e con il peso di una vita vissuta al limite. Il libro offre un ritratto complesso di un individuo intrappolato nel proprio abisso. La sua vicenda illustra quanto possano essere sfumate le linee tra bene e male e come le scelte siano spesso influenzate da desideri e vulnerabilità umane.
La storia di Vallanzasca non è solo quella di un delinquente; è anche il racconto di un uomo che, in un contesto di violenza e miseria, ha cercato di trovare la propria identità in modi distruttivi, lasciando dietro di sé un'eredità di sofferenza e speranza perduta. In conclusione, "Malanotte - Rimpiango quasi tutto" è più di una biografia criminale; è una riflessione profonda sulla vita, sulle scelte e sulle loro conseguenze. È un’opera che suscita emozioni forti e invita a considerare la complessità dell'umanità, capace tanto di azioni terribili quanto di profonde meditazioni sulla propria esistenza.
Gli Autori:
Renato Vallanzasca, «il bandito dagli occhi di ghiaccio» o «il Dillinger della Comasina», autore di numerose rapine a mano armata e sequestri e famoso per le numerose rivolte e le rocambolesche evasioni durante gli anni di detenzione, è stato condannato a quattro ergastoli e 295 anni. Sta scontando un fine pena mai nel carcere di Bollate.
Micaela Palmieri, laureata in giurisprudenza e storia all’Università degli Studi di Milano, è giornalista professionista e scrittrice. Attualmente conduttrice del Tg1 Rai. Ha pubblicato Tre di una coppia perfetta (2016) e con Baldini+Castoldi Next stop Rogoredo. Storia di chi è uscito dal bosco della droga (2020) e Educazione ambrosiana. Le 11 partite che hanno cambiato la vita di noi interisti (2021).
Renato Vallanzasca e Micaela Palmieri
Malanotte
Rimpiango quasi tutto
Baldini+Castoldi
collana i Fenicotteri
confezione brossura con alette
formato 145x210 mm
pp. 256 ca.
19 euro
ean 9791254941935
IN LIBRERIA DAL 30 AGOSTO
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