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Source: Libero Quotidiano
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Source: Repubblica.it
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Source: Corriere.it - Homepage
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La frase pronunciata da Vladimir Putin deve suonare come un avvertimento a non superare il limite. “Colpiremo gli F-16 che[…]
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Si torna a parlare in Russia del coinvolgimento dell'Ucraina nel terribile attentato alla Crocus City Hall di Mosca. Il Comitato[…]
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Leo, lo scandalo è 2.0 "E voi che prezzo avete?"L'attore romano torna al cinema con la commedia "Che vuoi che[…]
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Source: Gazzetta.it
Vicenza Calcio: DILUVIA SUL BAGNATO. URGE VIRTU(S) BIANCOROSSA!
- Dettagli
- Published on Domenica, 26 Febbraio 2017 15:06
- Scritto da Andrea Turetta
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Piove (meglio, diluvia) sul bagnato. Giornata da… lupi. Fate voi; il titolo non ha importanza, semmai il “succo” è quello che conta. E la sostanza dice che il Vicenza cade malamente ad Avellino per 3-1 (rete di Bellomo per i berici) finendo per ritrovarsi al terz’ultimo posto in classifica, assieme alla Pro Vercelli (corsara a Cesena, complice goleador Bianchi, che Bisoli conosceva e non avrebbe certo rifiutato, che sarà pure stato ceduto dal Perugia per le non perfette condizioni fisiche ma che intanto segna) con 28 punti, due in più del rivitalizzato Trapani, tre del fanalino di coda Ternana. Questo è. Detto ciò però, ad esclusivo titolo di cronaca (e tabellino) va sottolineato che il Vicenza attuale (malgrado le clamorose falle mostrate in occasione dei tre goal subiti ad Avellino, in un campo a dir poco, ai limiti della praticabilità che ha finito per danneggiare maggiormente i “pesi leggeri” berici, a tratti i ragazzi di Bisoli hanno pure mostrato un gioco discreto e grande volontà) è solo una parvenza del vero Vicenza. Poco da girarci attorno, perché la compagine berica (e non solo quella, se fosse nello stesso status) non può certo permettersi di lasciare fuori dodici effettivi, in gran parte, titolarissimi, con l’aggravante di ritrovarsi con altri due, Benussi (gastrite e febbre) e Pucino (riacutizzarsi di un problema inguinale, riconducibile, molto probabilmente, a pubalgia) out dopo la trasferta irpina. Davvero, obiettivamente (e senza piangersi addosso) parrebbe questa, stagione nata male e proseguita peggio. Per fortuna però, nulla è perduto, niente è compromesso, perché tempo per recuperare ce n’è ancora (certo, non all’infinito) soprattutto, se la famosa “ruota” iniziasse a girare per davvero, quantomeno a livello di disponibilità di giocatori. Ché c’è poco da fare, mister Bisoli (a proposito chi sarai mai stato quel “sapientone” a mettere in giro voce che il tecnico sarebbe giunto al capolinea? Vogliamo scherzare?!) potrà essere (e lo è) tra i migliori tecnici in circolazione, ma è chiaro che, se gli viene a mancare mezza rosa (se non più) in un colpo solo, per un lungo periodo, beh, mica gli si potrà chiedere di fare i miracoli (di ben Altri, competenza) con le… briciole!
A questo punto è evidente che d’ora in poi bisognerà tornare ad essere competitivi (e l’impressione è che dagli sgoccioli di mercato, relativo agli svincolati, ci sia ben poco da attendersi) con gli uomini che si hanno. L’auspicio è che però, Bisoli possa ritrovarsi in gruppo, da subito, qualche elemento in più di quelli potuti avere al “Partenio”. Un bel problema a quanto pare perché, preso atto del rientro (post squalifica) di Signori, del possibile (ma sempre forzato) recupero di Zaccardo ed Orlando, per il resto, l’impressione è che ancora una volta, sarà un’impresa trovarne undici da mandare in campo ed almeno due-tre, di decenti, far accomodare in panchina. Purtroppo però va detto che, quanto accaduto ai vari giocatori infortunati, sono situazioni che partono da lontano, sia per una condizione precaria estiva o seguente, o per una forzata nel rientrare, se poi s’aggiungono le non sanissime condizioni in cui versavano alcuni elementi, già prima di giungere a Vicenza (v. Ebagua) beh, è chiaro che nemmeno il richiamo di preparazione invernale, da parte dello staff tecnico, poteva fare effetto, anzi… Ecco che allora il quadro (sportivamente parlando, drammatico) in casa biancorossa, prende contorni a dir poco cupi. Con tal scenario tecnico-agonistico (lasciando da parte le altre problematiche in seno alla società, di cui avevamo già fatto cenno in precedente articolo) si va ad affrontare una settimana che, per forza di cose, potrà dare segnali molto indicativi in ottica futura, in quanto sono alle porte due gare, con l’Entella in casa (si gioca martedì alle ore 20.30 al “Menti”) ed il Cesena (sabato prossimo, 4 marzo, al “Manuzzi” alle ore 15.00) decisamente insidiose quanto importanti. Il Vicenza si sta preparando, per quanto possibile, al meglio, soprattutto a livello mentale (giustificatissimo il pre-ritiro, deciso dal mister assieme ai giocatori stessi ed accordato dalla società) per iniziare nel migliore dei modi la settimana (della svolta?) agonistica. Per primo, c’è da fare i conti con un ostacolo a dir poco durissimo da affrontare, come la Virtus Entella, dell’ex Breda, ma soprattutto del duo offensivo-letale, Caputo-Catellani, compagine reduce dal successo per 2-0 sul Carpi, rientrata a pieno titolo nella zona play off, in forza di un gioco sempre redditizio e ben organizzato, anche perché conseguito nel tempo. A seguire, ci sarà uno scontro-diretto contro il Cesena di mister Camplone (degli ex Cocco e Ligi nonché Ciano, Vitale, Renzetti, Kone, Garritano…), gara molto delicata e, di certo, non agevole, ma da cercare d’affrontare con la massima determinazione (come tutte del resto) per non farsi staccare pericolosamente in classifica, rimanendo in scia.
Poco da aggiungere sugli avversari, che del resto hanno ognuno, i propri pregi e difetti. Semmai auspicare che il Vicenza possa contare su un blocco squadra vero e proprio in campo oltreché fuori (dove, peraltro, non ci sono dubbi) ossia che mister Bisoli possa fare delle scelte per abbondanza (sarà molto difficile) che non piuttosto per obblighi di ristrettezza. La speranza è che la fase peggiore, a livello d’infortuni ed indisponibilità varie, possa essere passata (sarebbe fondamentale!) lasciando il posto alla vera forza di un gruppo che, pur con tutti i limiti (che ci sono strutturalmente dall’inizio stagione) aveva pur sempre mostrato, col nuovo mister, grande forza atletica e caratteriale nonché una crescita costante. Occorre tornare fisicamente a posto per poter esserlo poi anche mentalmente e poter così essere davvero competitivi contro chiunque si debba affrontare, senza alcun tipo di timore. Passione, cuore, spirito di gruppo e supporto assoluto da parte di tutte le componenti del sodalizio berico (in particolare nei frangenti più delicati) possono sopperire anche alle varie mancanze di qualche elemento. Servirà, come intonava una celebre canzone di qualche anno fa, grande “calma e sangue freddo”. Nonché la Virtù(s) biancorossa (non quella dell’Entella). In bocca al lupo (ma non come capitato nella tana irpina) magico gattone!
di Luca Turetta