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Sugar tax? Lo stato "diet-etico" che impone tasse per educare i cittadini
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La Corte Costituzionale ha “promosso” la cosiddetta “sugar tax”, cioè la tassa sui prodotti contenenti zuccheri, altri dolcificanti o edulcoranti,[…]
Source: Libero Quotidiano
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Israele - Hamas, le news di oggi. Israele: “Aumenteremo ancora gli aiuti a Gaza”. Idf: “Jihadista ammette violenza su israeliana il 7 ottobre”
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Source: Repubblica.it
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Source: Repubblica.it
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Jannik Sinner, non solo tennis a Miami: perché spopola fuori dal campo
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Al grande Rino Tommasi piacciono i numeri: Jannik Sinner, superando in souplesse il ceco Tomas Machac (6-4, 6-2), numero 60[…]
Source: Libero Quotidiano
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Valditara: «Nelle classi la maggioranza deglialunnisia italiana». Il Pd: ilpost del ministro è sgrammaticato |Leggi iltweet
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Il ministro e le percentuali di studenti stranieri. La soluzione: assimilazione sui valori della CostituzioneIl ministro e le percentuali di[…]
Source: Corriere.it - Homepage
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«Colpiremo gli F16 nelle basi Nato»; le parole da Guerra Fredda di Putin, che bluffa
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La frase pronunciata da Vladimir Putin deve suonare come un avvertimento a non superare il limite. “Colpiremo gli F-16 che[…]
Source: Panorama
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Mosca accusa Kiev: «Soldi ai terroristi della Crocus City Hall»
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Si torna a parlare in Russia del coinvolgimento dell'Ucraina nel terribile attentato alla Crocus City Hall di Mosca. Il Comitato[…]
Source: Panorama
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Leo, lo scandalo è 2.0 "E voi che prezzo avete?"
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Leo, lo scandalo è 2.0 "E voi che prezzo avete?"L'attore romano torna al cinema con la commedia "Che vuoi che[…]
Source: Gazzetta.it
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Val Kilmer: "Non ho il cancro Douglas malinformato"
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Val Kilmer: "Non ho il cancro Douglas malinformato""Voglio bene a Michael - spiega l'attore su Facebook - ma l'ultima volta[…]
Source: Gazzetta.it
Nuova intervista con Veronika
- Dettagli
- Published on Martedì, 27 Giugno 2017 15:49
- Scritto da Andrea Turetta
- Visite: 639
È disponibile in digital download e sulle principali piattaforme di streaming “MEGLIO SOLA”, il nuovo singolo della cantautrice padovana VERONIKA. Il brano è accompagnato da un videoclip disponibile sul canale ufficiale della cantante. Ecco l’intervista gentilmente rilasciata…
È uscito il tuo singolo, “Meglio sola”. Stai lavorando anche a un album tutto tuo?
Ho altri brani pronti, l’idea per ora è quella di farli uscire come singoli, ad intervalli di tempo regolari.
Il singolo viene accompagnato da un videoclip girato da Namas. È stata una lavorazione divertente?
È stata una lavorazione molto divertente, con una troupe simpatica e professionale (Namas, Samuele Rosavalle, Desa, Fais, Silvia Pacifici, Gaia Bianchessi, Alex Ghirardi). Namas è una persona molto creativa e disponibile!
Com’è nata l’idea di questo nuovo progetto artistico?
Già da adolescente scrivevo bozze di brani. Da un anno a questa parte, sentivo la necessità di creare delle canzoni con nuovi suoni, così ho proposto a Phil Mer l’arrangiamento di alcuni miei brani e lui si è sbizzarrito al meglio!
Hai avuto molti compagni di viaggio per la realizzazione di questo tuo pezzo?
Sì, un bel gruppo di compagni! In primis un super batterista tra i più richiesti del momento, un bravo arrangiatore, che si è rivelato anche una persona genuina, Phil Mer! È stato sempre disponibile e preciso e mi ha proposto dei musicisti qualificati, ovvero: Lucio Enrico Fasino, noto bassista che ha accompagnato in tour diversi artisti italiani famosi , Fulvio Sigurtà, stimato trombettista jazz di Londra, Kenneth Bailey conosciuto cantante e sassofonista di origine inglese.
Quando hai iniziato a cantare avresti mai pensato di poter raggiungere certi livelli qualitativi?
Bisogna sempre puntare a migliorare, a migliorarsi, dare il meglio di sé e per questo ci vogliono sacrifici, impegno, pazienza e tanta curiosità, è un lungo percorso e ogni traguardo è una nuova partenza.
Quanto è importante per un’artista, poter contare sulla fiducia degli addetti ai lavori oltre che del pubblico?
La fiducia è fondamentale, soprattutto in questo mondo che è sempre più ricco di “falsi profeti”! Credo però che tra gli addetti ai lavori ci sia ancora qualcuno a cui potersi rivolgere con fiducia. Naturalmente il pubblico è basilare, dai commenti posso capire cosa è arrivato e cosa è piaciuto di più o di meno. Sono molto contenta di poter accrescere il mio pubblico e interagire con vecchie e nuove conoscenze, fa sempre piacere!
In linea di massima, come nasce una tua canzone?
Le mie canzoni nascono, come suggeritomi anni fa da alcuni insegnanti del CET di Mogol, quali Poggiolini, Anastasi e Barbera, principalmente da una melodia in finto inglese, poi dalla divisione metrica si costruisce il testo.
Ami maggiormente il lavoro di preparazione al disco oppure il portare le canzoni sui vari palchi durante i concerti?
Preferisco portare la mia voce e le mie canzoni sui palchi perché c’è una comunicazione diretta, è emozionante, mi “gaso” in quanto mi sento felice mentre l’adrenalina sale. Preparare degli inediti è molto impegnativo ed è tutto in divenire. Non è così immediato e le soddisfazioni arrivano sì, ma con il tempo.
Musica è arte. In Italia pensi se ne sia consapevoli?
Penso che si debba dare maggiore importanza alla musica, sia per la crescita culturale dei giovani (anche se devo ammettere che per fortuna nelle scuole primarie ci sono diversi progetti artistico-musicali), sia per evitare ascolti troppo superficiali.
Nella nostra società che fine pensi abbiano fatto i valori morali?
I valori morali sembra che non esistano più. Offrendo però ai bambini e ai ragazzi degli input positivi su cui possano riflettere a fondo, questi valori riescono a emergere. A tal proposito, faccio riferimento a una mia esperienza personale, con i bambini delle primarie, proponendo loro delle canzoni contro la guerra e pro-solidarietà, hanno capito il senso e si sono anche appassionati ai brani!
Oggi per chi fa musica, sembra contare sempre più l’immagine che la sostanza…
Si è vero, l’immagine è sempre più importante, può aiutare molto, sicuramente può essere un valore aggiunto a qualsiasi contenuto. Ok che l’occhio vuole la sua parte, non dimentichiamoci però, che viene dopo la sostanza!
Quali sono le tappe della tua formazione artistica, cui tieni di più?
Le tappe della mia formazione a cui tengo di più sono: lo studio alla TMS di Londra, certi seminari a cui ho partecipato e l’opportunità che ho avuto di conoscere grandi professionisti al Conservatorio di Cuneo.
La musica pensi sia uno dei modi migliori per unire i popoli?
Sì, penso che la musica sia uno dei modi più efficaci per unire i popoli, anche perché è il più semplice e antico linguaggio esistente e “parla tutte le lingue”!
Da alcuni anni si parla di crisi del settore discografico… Pensi sia una crisi causata dal crollo delle vendite di dischi o anche che vi sia una carenza di cose nuove da proporre da parte dei vari artisti?
Secondo me, con l’avvento di Internet, dei social, sono cambiate molte cose. L’acquisto della musica è più frequente online e la globalizzazione in generale ha portato all’abbassamento degli standard di qualità e dell’interesse del contenuto dei testi.
Tra le cose scaturite negli ultimi anni… c’è il senso di precarietà. E’ una cosa che riguarda anche chi, come te, lavora in ambito artistico?
Il senso di precarietà è all’ordine del giorno, ormai in tutti i settori c’è questa sensazione.
Cosa consigliare a chi intende dedicarsi alla musica come professione?
È un cammino lungo e tortuoso, bisogna avere pazienza, tenacia e determinazione nel superare gli ostacoli e uscirne sempre col sorriso. Tutte le esperienze, anche quelle negative, arricchiscono e aiutano a migliorarsi, in caso comunque si può dire “Ci ho provato”!
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