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Source: Il Giornale
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Source: Libero Quotidiano
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“Meritiamo la stessa sicurezza di Israele”. Un raid di Kiev distrugge le batterie missilistiche in Crimea
Source: Repubblica.it
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Source: Il Fatto Quotidiano
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Brutta botta per la Juventus che ha perso, seppure in concorso di colpa, la causa che Cristiano Ronaldo aveva intentato[…]
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Source: Gazzetta.it
Intervista con i Roadhouse Crow
- Dettagli
- Published on Venerdì, 31 Marzo 2017 10:35
- Scritto da Andrea Turetta
- Visite: 962
E’ uscito il nuovo ep della band ROADHOUSE CROW. L’ep, disponibile in digital download e sulle piattaforme streaming, è accompagnato dal singolo “SUGAR RAIN” in rotazione radiofonica. I Roadhouse Crow sono Davide Romiri (voce e ritmica), Gordon Venice (chitarra e organo), Emilio Fiaschetti (basso e tastiere) e Marco Revér (batteria e percussioni). Ecco l’intervista gentilmente rilasciata…
È uscito il vostro EP omonimo. C’è un filo comune che lega i brani del disco?
RHC: Non direttamente. Questo ep è un’immagine diretta di quanto è il gruppo ora come ora, quindi i quattro brani sono legati più da tratti di stile comuni che da un filo conduttore. Come band stiamo cercando una strada unica in cui incanalare le varie influenze e ci piace che questa diversità interna si riproponga nel sound dell’ultimo lavoro.
È stato difficile mettere insieme i brani che compongono il vostro EP?
Le quattro canzoni sono state scritte in momenti diversi. Non diremmo che è stato difficile metterle assieme, abbiamo più che altro scelto e ritoccato i quattro brani che più potessero rappresentare i nostri nuovi gusti.
Un disco può dirsi un insieme di colori diversi… è difficile non ricorrere sempre agli stessi colori?
Molto, bisogna stare attenti. È questo il motivo per cui ci approcciamo ad ogni nuova canzone con un genere e un’atmosfera diversi. Forse qualcuno può pensare che ciò in noi ancora non sia percepibile, ma ci piace comunque sottolineare che tentiamo di farlo.
Qualche pezzo tra quelli contenuti nel vostro EP, è nato in maniera particolarmente originale?
Molto spesso i brani che scriviamo nascono da un’immagine cinematografica che poi tramutiamo in musiche e parole. Non credo ci sia una canzone nata in maniera insolita, come band abbiamo un’attitudine a buttare giù idee ognuno per conto suo, in momenti a sé stanti, poi ricombiniamo il tutto assieme. Sicuramente però tendiamo a completarle facendoci ispirare da luoghi o situazioni particolari che ci capita di vivere.
Credete ci sia una sorta di continuità tra band di ieri e gruppi di oggi?
La continuità c’è se chi fa musica vuole che ci sia. I tempi e le concezioni ovviamente cambiano e le canzoni commerciali e banali sono sempre esistite, ma la linea s’interrompe realmente se si preferisce la facilità di comunicazione, un prodotto povero ma che segua le tendenze momentanee a una qualsiasi forma d’arte, senza alcuna mediazione insomma.
Poesia e musica. Quali trovate siano i punti di contatto?
Crediamo che ce ne siano alcuni, ma non bisogna pensare che la musica sia poesia messa su delle note. Le due forme d’arte hanno mezzi e caratteristiche diverse e i due principali punti di contatto, che sono il ritmo e i versi, non sono neanche comuni a tutti i generi di Poesia e Musica, quindi occorre essere attenti.
Cosa vi piace particolarmente del linguaggio musicale?
La sua forza, la sua versatilità e la sua possibilità di passare da una forma più primitiva a una più soft, oppure di mescolarle a proprio piacimento.
È stato difficile trovare chi credesse in voi?
Lo è stato e lo è ancora. Si dice che il primo a dover credere in ciò che fai devi essere tu stesso, ma al di là di questo, è un mettersi continuamente in discussione, in gioco e a lavoro.
Quali sono le fonti d’ispirazione per la vostra musica?
Gli artisti che amiamo e le situazioni, le istantanee che ci piacerebbe riproporre e raccontare attraverso una canzone e le sue sonorità.
Dedicate molto tempo allo studio e al perfezionamento?
Crediamo sia molto importante per un musicista, al giorno d’oggi più che mai, e senza presunzione diciamo che facciamo tutto il possibile per dedicarci ad esso.
Il viaggio, quanto è importante per trarre ispirazione?
La risposta non è così immediata come sembra, ma senza addentrarci nelle ragioni, crediamo che sia importante tanto quanto il ragionamento e lo sviluppo della conoscenza personale. Si può scrivere di terre esotiche visitandole, respirandone gli odori, i suoni, ma lo si può anche fare uscendo dalla stanza in cui ci si trova e immergendovi nelle idee che quelle città, quelle foreste, quelle zone suggeriscono. Bisogna solo capire come trovare i mezzi.
Quali sono le difficoltà che s’incontrano quando si scrive un nuovo brano?
Il primo scoglio è sicuramente trovare l’idea di base giusta, che funzioni. Può essere una melodia, può essere un arrangiamento. Poi c’è sicuramente il trovare una linea sulla quale svilupparla, calarsi in essa, renderla propria e per ultimo costruire tutto il brano in maniera tale che sia interessante e coerente, innovativo se si vuole, al di là che si basi sulla varietà o su una staticità voluta.
Quando scrivete un pezzo, vi affidate più all’istinto o alla razionalità?
Entrambi. Sicuramente abbiamo la fortuna di avere al nostro interno tanti modi di ragionare diversi quindi c’è il momento in cui viene fuori l’istinto, altri in cui viene fuori la parte razionale. Di certo nello scrivere non abbiamo un atteggiamento punk, inteso come approccio e non come genere.
Quali pensate possano essere le cose originali presenti nella vostra musica?
Non ci piace definirla da noi una cosa simile. Speriamo che possa farlo chi, dopo aver letto questa intervista, andrà ad ascoltare il nostro ep. Ci piacerebbe che le gente venisse ad ascoltarci live, dal momento che lì abbiamo un approccio diverso nei confronti dei nostri brani.
Per chiudere, “Una musica può fare”…?
Una musica può fare. Si diceva che l’arte è solo per l’arte stessa e che sia una grande presunzione per un artista pensare che la sua abbia un qualche scopo. Noi non crediamo sia assolutamente così, pensiamo piuttosto che una canzone possa aprire determinate strade a chi è abbastanza sensibile da cogliere certi suoi aspetti. È un discorso molto personale, ma crediamo che qualcosa ci sia.
Per ulteriori info:
www.facebook.com/roadhousecrow
www.safeandsound.it